1. Kathrine e il terremoto


    Data: 21/01/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... un credente praticante. Come e con che parole non lo so, di certo ho pensato a Dio sperando che esista davvero e che intervenisse in qualche modo.
    
    Urla come l'altra volta, ma scosse più forti, rumori più terrorizzanti. Kathrine aggrappata fortemente a me come se volesse fondersi con me, mentre con le mani per poco non stritolava quella buona di Nico che stringeva con forza sovrumana.
    
    Dicono che la scossa sia durata un certo numero di secondi, a noi è sembrato una eternità. Quando la terra si è fermata non ci siamo affatto ripresi. I nostri volti erano bianchi, gli sguardi atterriti, continuavamo a stare stretti ed immobili.
    
    Nico ha detto “Chissà i vecchi”. Io ho Cercato il cellulare per chiamare i nostri genitori. I ponti telefonici erano evidentemente saltati, non sono riuscito a collegarmi. Nella mia mente di certo ma suppongo anche in quelle di mio fratello e mia cognata sono passati pensieri terribili in quell'istante. Poi abbiamo sentito squillare uno dei nostri telefoni. Mamma è riuscita a chiamarci. Erano terrorizzati anche lei e mio padre. Ha cercato di rassicurarci sulle loro condizioni ma poi è scoppiata a piangere informandoci che anche a casa loro c'erano state crepe alle pareti.
    
    Mi è parso doveroso andare da loro. Kathrine mi confessò “Ho paura a restare sola con Nico, torna qui dopo. Portali qui i tuoi, cerchiamo di stare uniti”.
    
    Quando sono arrivato dai miei genitori ho visto la loro casa letteralmente sventrata, altro che lesioni, erano ...
    ... crollate le pareti dei piani superiori. Anche lungo il percorso avevo incontrato gente disperata e visto case crollate.
    
    E' inutile che tenti di raccontare ciò che è inenarrabile: sintetizzo con due vocaboli : tutto era caos e terrore.
    
    E' inutile raccontare i dettagli di quanto ho fatto io ed hanno fatto gli altri, tanto prevalentemente abbiamo fatto tutti cose irrazionali. Anche qui sintetizzo limitandomi a dire che ho costretto i miei a venir via in macchina con me , che sono passato anche da casa mia per vederne lo stato ed anche lì ho trovato persone all'aperto ma l'edificio integro. Poi sono tornato in gran fretta da Nico perché le ultime parole di Kathrine continuavano a risuonarmi nella testa:“Ho paura a restare sola con Nico, torna qui dopo. Portali qui i tuoi, cerchiamo di stare uniti”.
    
    Tutto questo per circa due ore. Quando tutto sembrava sistemato, alle 23,43 una ulteriore scossa. Il panico si è letteralmente impossessato di noi, per questo abbiamo recuperato l'essenziale sia da casa di Nico che dalla mia (troppo pericoloso tentare di rientrare in casa dei nostri genitori) e con due macchine, la mia e quella di Kathrine (quella di mio padre è rimasta nel garage) siamo partiti per dirigerci verso la costa sperando di trovare posto in qualche albergo, decisi anche -se necessario- a contattare il proprietario dell'appartamento affittato per l'estate e chiedergli di locarcelo di nuovo.
    
    Il come ci siamo sistemati è poco importante, di fatto una sistemazione siamo ...
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