1. Lola - Seconda Parte


    Data: 20/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Joshua83, Fonte: EroticiRacconti

    ... reale….
    
    “Se vuoi godere devi subire altre 50 frustate, altrimenti aspetterai. Scegli” Dolore per piacere, ma riuscì a stupirmi ancora. A sfidarmi. Iniziò a gattonare verso la spiaggia, mi passò vicino facendo le fusa come una gatta, passando oltre verso il telo. Si girò, si sistemò e si mise a cuccia
    
    “Quindi è questo che vuoi” un cenno della testa fu l’unica risposta che osò dare. Presi una manciata di sabbia e la feci cadere nuovamente sulla sua pelle, questa volta l’acqua la trattenne creando un sottile velo di sabbia sulla pelle irritata “Non perdere il conto” e iniziai con un ritmo incalzate e una forza sempre maggiore a colpire la pelle, cercando di togliere più sabbia possibile. In pochi secondi arrivai a 15 colpi ma la sua voce in breve divenne confusa, urla strazianti, pianti, grida. Non numeri. Mi fermai. “Ricominciamo da capo”. Il solito cenno del capo e i singhiozzi del pianto furono la sua unica risposta. Il buio era eccessivo e rischiavo di non fare un buon lavoro, colpendo male avrei potuto farle più male del previsto, quindi accesi una lampada a batterie che avevo portato. Illuminava bene la zona del telo permettendo ade ntrambi una buona ...
    ... visione.
    
    Ricomincia con lo stesso ritmo, la stessa forza, questa volta distribuendo i colpi in modo alternato tra una natica el ‘altra. La sabbia depositata sula cintura era come carta vetrata e dopo 30 colpi ebbe un momento in cui le mancava il fiato, mi fermai un’attimo e vdevo la figa pulsare di piacere. Non ebbi più pietà e gli ultimi 20 furono violenti e forti come poche volte avevo osato. Non m’interessava più che contasse, mi cibavo di quelle urla e di quelle grida. Sudavo, tremavo e godevo di quel momento, fino all’ultimo colpo.
    
    Poi il silenzio. Il suo respiro affannato. Il suo singhiozzare. Il rumore delle onde. “Alzati Lola” le porsi il bracco e l’accompagnai alla riva. Ancora piangeva e tremava. L’aria doveva bruciare, figuriamoci l’acqua salata. Fece due passi, si girò verso di me. Si sedette e iniziò a godere toccandosi furiosamente, gridando, piangendo e godendo. Non potei resistere. Tirai fuori il mio cazzo e feci due passi in avanti. Due colpi secchi e un fiotto di sperma la colpi in faccia. “Grazie padrone!” Urlo di gioia, piangendo e godendo.Singhiozzava e godeva in un amplesso dalla rara intensità. Poi un urlo più forte e poi il silenzio e il suo respiro. 
«123»