1. Turbamenti di una mattina quasi qualunque


    Data: 18/01/2021, Categorie: Etero Autore: oltreconfine, Fonte: Annunci69

    ... verso il mio e porgendomi le sue labbra. Fu un bacio tenerissimo,che ancora oggi,scrivendone, mi dà i brividi, ma che si trasformò subito in qualcosa di travolgente. Senza mai staccare la bocca dalla sua, mi ero finalmente seduto accanto a lei e l'abbracciavo così forte da farle mancare il respiro; sentivo le sue mani vellutate dalle dita lunghe,curate e affusolate che mi accarezzavano il viso quasi fossero la naturale propagine dei suoi baci umidi, caldi e ricchi di passione. Le nostre lingue ballavano tra loro una danza iniziatica, concedendosi brevi pause soltanto per leccarci reciprocamente e con avidità il viso.Di tanto in tanto ci sfuggivano alcune parole a tratti incomprensibili perchè dette nell'eccitazione e pronunciate reciprocamente dall' una nella bocca dell'altro. Alla Valeria simpatica ma formalmente inavvicinabile, attorno alla quale avevo ricamato le mie fantasie per anni, adesso si era sostituita una Valeria che superava ogni mia più segreta speranza, ivi compresa quella di conquistare con le dita il bordo delle sue mutandine, andare lentamente oltre e affondarle nella sua fighetta bagnata e sensibile ad ogni mio movimento. Quelle stesse dita le ponevo poi tra le nostre labbra, per un attimo ad interrompere i baci senza sosta ed insieme le leccavamo, le succhiavamo, le baciavamo in un irrefrenabile istinto primordiale di possesso. Sentivo Valeria armeggiare ansiosamente con la cinta dei miei pantaloni, poi con i bottoni ed infine la sua mano frugarmi negli ...
    ... slip.Duro,lo teneva in pugno e di tanto in tanto mi accarezzava lo scroto con sapienti gesti di dolcezza, alternati da una voglia appena frenata di stringermi più forte le palle.Scivolò lentamente con il viso verso il basso e dopo aver giocato di lingua, labbra e saliva per attimi infiniti con il mio glande, ingurgitò sino in gola tutto il mio cazzo. Afferrai la sua testa e accompagnai i suoi movimenti lenti della bocca la quale trovava, ad ogni centimetro che ispezionava del mio cazzo, un motivo per fare una sosta:ora per leccarlo,poi per mordicchiarlo,poi ancora per baciarlo ed infine per irrorarlo di saliva filante. Non solo sentivo tutto questo, ma riuscivo a vederlo attraverso i vetri a specchio di una consolle posta davanti a noi.Uno spettacolo al quale Valeria pose fine quando alzando lo sguardo languido, mi fece capire dai gesti con i quali si accarezzava la figa che era venuto il suo momento/turno.Affondai la testa tra le sue cosce riservandomi però la gioia di tenerla in tensione, leccandole dapprima l'inguine e avvicinandomi, solo dopo un'attesa per lei estenuante, al centro del piacere. La sentii sussultare di spasmi incontrollati quando iniziai a leccarle le grandi labbra e poi sempre più dentro,ma lentamente, facendo attenzione ad ogni suo più piccolo sospiro di piacere capace così di guidare la mia bocca ove più acceso si faceva il suo respiro. La sentivo sussurrare i suoi intimi "lamenti": "oh,si, così,ancora, è meraviglioso Ale, mi fai impazzire, ho le lacrime ...