1. Galeotto fu il canotto


    Data: 17/01/2021, Categorie: Lesbo Autore: passionerovente, Fonte: Annunci69

    ... con le braccia a spingere sbattendo i piedi.
    
    Che meraviglia restare ad ammirare le sue tette appoggiate al bordo del materassino barcollare al ritmo delle battute dei suoi piedini.
    
    Ci spostammo verso il largo, per non essere troppo vicini da indurre qualcuno ad unirsi a noi, ma neanche troppo lontani da essere ignorati dal pubblico; eravamo insomma in piena balìa di sguardi indiscreti.
    
    Gettai un masso che avevo assicurato con una cima lunga improvvisando una sorta di ancora primitiva.
    
    Eva non perse tempo: allungò le braccia con un guizzo e mi afferrò le caviglie trascinandomi le gambe fuori dal materassino trovandosi così col mio cazzo eretto a portata di bocca; immediatamente si gettò con la bocca bramosa sul mio cazzo pulsante succhiandolo con avidità;
    
    trasportandomi in un istante dall'Eden all'Empireo.
    
    Sollevato sui gomiti guardavo verso la spiaggia e fui compiaciuto di notare che ora gli sguardi dei passanti erano tutti verso di noi.
    
    “Tirami su” ordinò.
    
    L'afferrai per i polsi che mi stava protendendo e la trascinai a bordo facendola scivolare sul mio corpo caldo. La sensazione del suo seno bagnato e gelato, come il suo ventre e le sue cosce, che strusciavano sul mio cazzo duro accese ancor più la mia eccitazione.
    
    Quando si trovò a cavalcioni su di me il mio cazzo duro, caldo e lubrificato della sua saliva era già entrato nella sua fica fredda e bagnata di acqua salata.
    
    Cavalcarmi così all'amazzone su quel “lettone” così traballante dava ...
    ... all'impresa la sensazione di gareggiare ad un vero rodeo.
    
    I nostri gemiti e i nostri sospiri si perdevano sulla superficie del mare.
    
    Quando l'orgasmo la travolse mi sentii inondare di quel getto caldo a cui non posso più fare a meno, seppur stemperato dall'acqua del mare.
    
    Anche lei adora gustare il sapore della sua stessa fica direttamente dal mio cazzo, quindi scese dalla sua cavalcatura e si gettò a succhiarlo finché grondava ancora del suo succo.
    
    Ma Eva sa che anch'io ho bisogno di soddisfare la mia sete, e come di consueto in questi casi, senza smettere di succhiarmelo, allargò una gamba e si pose a cavalcioni sulla mia faccia, sulla mia bocca. Io la leccavo avidamente nell'attesa della mia ricompensa che arrivava puntuale e ripetutamente.
    
    Lei veniva sulla mia lingua, inondava la mia faccia, ed io sentivo nella sua fica il sapore delle profondità dell'oceano.
    
    Quando esplosi io Eva non volle perdersi una goccia, serrò le labbra sulla mia asta rigida e lasciò che la sua bocca venisse inondata dai miei schizzi caldi. Continuò a intrappolarmi il cazzo tra le fauci noncurante delle mie urla e delle mie contorsioni; solo quando io smisi di fremere capì che il carico era esaurito. Si staccò dal mio cazzo con un bacio e venne a cercare la mia bocca ansimante con la sua, chiusa, e io sapevo essere piena di me.
    
    Mi travolse con un bacio che era un'orgia di lingue e di sperma, ci baciammo avidamente a lungo mentre il mio sperma ormai mischiato alla saliva delle nostre ...
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