1. Il Regno Oscuro - Capitolo 1


    Data: 13/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Menestrello00, Fonte: EroticiRacconti

    Giada aprì lentamente la porta di casa sua, una modesta costruzione di legno alla periferia del paesino. Era l’alba e sperava che sua madre non si fosse accorta della sua assenza. Entrò nello stanzone centrale della casa. L’ambiente era semibuio e si intravedevano soltanto le due porte che davano nella stanza sua e di sua sorella e nella stanza della madre. Una volta chiusa la porta, alle sue spalle udì una voce.
    
    - Dove sei stata tutta la notte?
    
    Ricolma di apprensione, era la voce di sua madre. Sferruzzava la lana su di una vecchissima sedia a dondolo che ormai era così appiattita da non dondolare più. Si voltò sorridendo. Era davvero bella. Capelli castano chiari, legati in due trecce che incorniciavano un volto angelico. Un fisico che, sebbene maturo, ricordava ancora la fanciullezza. Due seni appena pronunciati nascosti da una camicetta slacciata a creare una profonda scollatura. La lunghissima e vaporosa gonna bianca nascondeva le lunghe e bellissime gambe. Meno male. Viceversa sua madre si sarebbe accorta che non portava biancheria al di sotto. Il suo sorriso poi, era il suo punto forte. Quando sorrideva emanava una dolcezza e un’innocenza a cui chiunque avrebbe creduto, tranne sua madre che ben la conosceva. Come se non bastasse l’angolo destro della sua bocca era sporco di una strana sostanza biancastra.
    
    - Ho dato una mano alla madre di Agnese! Sai stamattina deve andare al mercato e non aveva concluso tutto il pizzo da vendere.
    
    - Cos’hai vicino la ...
    ... bocca?
    
    Giada con l’indice della mano sinistra si sfiorò l’angolo opposto delle labbra. Osservò la sostanza ora depositata su quel dito e, un attimo dopo, se la portò alle labbra, assaggiandola con uno sguardo che trascendeva perfino la malizia.
    
    - Latte.
    
    - Sei solo una puttanella! Sei stata di nuovo con quel tipo! Quel bardo canta favole!
    
    La madre era infervorata come mai l’aveva vista. Si alzò in piedi mentre le inveiva contro.
    
    - Non sai che l’esercito dell’Imperatore sta venendo in questa direzione? Pare che stanno deflorando ogni donna sopra i vent’anni! Ti rendi conto?! Ero preoccupatissima!
    
    - Sul serio? - lo sguardo di Giada lasciava trasparire curiosità e interesse piuttosto che apprensione.
    
    - Perché non sei come tua sorella?
    
    Aveva sentito mille volte dalle labbra di sua madre quella lamentela. Alba era la sorella gemella di Giada. Le due erano identiche esteticamente come due gocce d’acqua. Ma caratterialmente erano come il sole e la notte. Giada aveva concesso la propria verginità da tempo ormai e si era ripassata tutti gli uomini del paese. Ora aveva iniziato ad occuparsi dei forestieri che, troppo di rado, giungevano da quelle parti. Alba invece era timida e silenziosa. Asociale e indecisa. Era sempre nascosta in quella casa, troppo spaventata dal mondo per mettere piede fuori.
    
    - Ora corri in camera e tu e tua sorella nascondetevi nei bauli!
    
    Giada di mala voglia entrò nella sua stanza dove Alba era nascosta sotto le lenzuola del tuo letto di ...
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