1. Lavoro stagionale


    Data: 12/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... dette un’ottima mancia. La più grande che avesse mai ottenuto fino a quel giorno. Gli arrivava a malapena al torace, tanto era alto, e desiderò ardentemente di essere posseduto da quel colosso. Si sarebbe sottomesso a lui come una femmina in calore. Si sarebbe fatto usare ed abusare in tutti i modi. Si limitò a dirgli di chiamarlo pure se avesse avuto bisogno di qualcosa (forse, quasi inavvertitamente, calcò troppo su quel “qualcosa”).
    
    L’albergo usava donare a tutti i clienti di un certo riguardo ed alle coppie in viaggio di nozze un bottiglia di champagne. Quell’uomo lo si capiva particolarmente stressato del viaggio ed un po’ sudato. Si sarebbe fatto subito una doccia. Così, nella speranza di vederlo un po’ discinto, aspettò una mezz'oretta prima di portargli la bottiglia. Bussò e si presentò. Ricevuto il permesso entrò col suo passpartout richiudendosi la porta alle spalle. Entrò nel salottino e posò il vassoio sul tavolo appena in tempo per non far cadere il tutto perché lo vide nell’altra stanza, avvolto nel grande accappatoio bianco dell’hotel, che contrastava esageratamente col colore della pelle. Aveva fatto la doccia. Le gambe divaricate e si poteva vedere benissimo una coscia nuda e pelosa fino all’inguine che, benché coperto, mostrava di nascondere qualcosa di molto consistente. Un qualcosa che l’uomo andava accarezzando attraverso il morbido tessuto.
    
    Rimase muto ed immobile a guardare quel particolare per lui così attraente finché, distratto lo sguardo, lo ...
    ... spostò verso il viso di quello, che lo stava guardando forse con un leggero sorriso su quel volto così serio e virile.
    
    “Ti piace?”. Silenzio.
    
    “Lo vuoi?”. Silenzio.
    
    “Preferisci vederlo così?” e spostò la mano e l’accappatoio mettendo in mostra un mostro di nerchia grossa e scura sui venti centimetri, benché ancora moscia. Era vero quello che dicevano dei neri! Se la prese in mano e cominciò a segarla.
    
    “Se non la vuoi rimani lì che me la meno mentre ti guardo. Sei proprio un bel ragazzo. Se poi ti spogli nudo ti prometto di darti una bella mancia e se…”
    
    Giacomo non gli fece finire la frase e si precipitò in ginocchio tra quelle grosse gambe muscolose e pelose, sottrasse l’oggetto del desiderio dalla mano del proprietario e se ne appropriò ficcandosi in bocca la grossa rosea cappella per farci volteggiare intorno la sua agile linguetta umida di saliva.
    
    “Aaaahhh… Siiiii… Cosììì... Bravo! Ne avevo proprio bisogno per rilassarmi un po’. Ho capito subito che ti piacevano i cazzi. Sei un finocchio. Siii… Prendine di più” e gli mise una mano sulla testa spingendola un poco di più verso di sé. Il ragazzo cercò di fare meglio che poteva ma le dimensioni e la durezza andavano crescendo ed era sempre più difficile realizzare il desiderio di prenderlo tutto fino in fondo. La voglia di soddisfare l’uomo (e sé stesso) gli fecero aprire le mascelle e la gola al massimo finché non ebbe un conato che lo costrinse a toglierlo dalla bocca. Era riuscito a prenderne solo un terzo! ...