1. Orgasmi ignobili per nobili , (e la baronessa? ) - 5a parte


    Data: 12/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... presso l’uscio!”
    
    “Perché non vi prendete un cane, che la guardia faccia? Son animali fedeli!”
    
    “Ne avevamo uno, ma ignoti lo avvelenarono nottetempo, e la cosa mi dispiacette assai…non ebbi il coraggio di prenderne un altro!”
    
    “Prendetevi un randagio! E addestratelo a non prender il cibo dagli estranei, no ?! Però nel nutrirlo dovrete essere puntuale, senza sgarri!”
    
    “Mah, vedremo…probabilmente avete ragione signora!”
    
    “Era solamente un suggerimento. Non prendetelo per obbligazione!”
    
    “Mi stavate dicendo prima, che ad interessarvi è l’incesto…vi piace così tanto veder li sessi delle coppie ?”
    
    “Vorrei veder li sessi de’ due fratelli impegnati a dar godimento alli corpi loro…m’intrigherebbe assai, diciamo…posso esser io a chiedervi una cosa?”
    
    “E sarebbe ?”
    
    “Quando lo avete fatto la primiera fiata ?”
    
    “La primiera volta fu quando avevamo dodici-tredici anni lui e undici e passa io…glielo presi in mano mia per curiosità quando mamma nostra, già vedova, ci lasciò da soli mezzo pomeriggio…io volevo tenerlo in mano, e mi piaceva farlo imperocchè era caldo e, più lo tenevo a pugnetto chiuso, più duro diventava…mio fratello era felice delle strette mie; un po’ mollavo, e un po’ volevo stringerlo, e intanto quando manavo lo sentivo duro e pulsante…non appena volli vedere se dipendeva dalle pallette, gliele carezzai, ch’eran dure anche quelle…all’improvviso, mentre curiosa scoprivo la cappella, mi venne la strana voglia di assaggiarlo, e senza che mio fratello ...
    ... me lo chiedesse mi abbassai per assaggiarlo in bocca, almeno la cappella, da dove si stava accumulando la goccia bianca. Mossi la lingua per distrazione sopra la cappella, lì al centro, e mio fratello dopo un sussulto, mi venne in bocca…era un po’ a tradimento, ma non ce l’avevo con lui, per cui glielo assaggiai, fino a ingoiarlo un po’…poi lo svuotai con le manate, altre manate, e mi finì sul collo, e sul viso…tuttavia ero felice…poi anche lui volle ricambiarmi, per cui mi poggiai piatta al muro del giardino, e inginocchiatosi si mise a leccarmi la patata, credendo che sarei venuta, come mi era venuto lui…solo che mio fratello non sapeva che io avevo già goduto dentro di me, quando me la leccò; ma ce l’avevo già bagnata, quando gli vidi sulla cappella la goccia bianca…lui insistette molto per leccarmela, ma ci rimase troppo, leccandola dappertutto meno che sul clito, ma essendo bagnata da prima, mentre lo bagnavo senza lo schizzo che credeva lui, e…insomma mamma ci sorprese che me la stava leccando…si arrabbiò moltissimo quando vide il seme di lui sul mio collo, e sulla mia guancia…in quel momento ho capito che alle amichette, che ancora non avevo, non lo dovevo raccontare…e lo stesso faceva meglio a fare lui!...poi mamma ci separò: io a studiare in convento, senza clausura, tuttavia preghiera, silenzio, studio, e lavoro…solo che verso li quindici-sedici anni m’insegnarono a far come Saffo a quelle più vecchie, ogni tanto quando non ce la facevano più!”
    
    “Nello convento, ...
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