1. Moana, vacanze in Sicilia.


    Data: 11/01/2021, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... palle, percorrendo l’asta fino a sopra, solcando le sue dure vene verdi, pulsanti di sangue caldo. Arrivata in cima lo feci scivolare in bocca. Mi stava dentro a stento, cominciai a sbocchinarlo, lui mi teneva una mano dietro la nuca e accompagnava i miei movimenti. Era talmente grosso che ebbi l’impressione di soffocare. Dopo averlo lavorato ben bene con la bocca mi prese un polso e mi fece alzare e mi fece mettere di spalle, con le mani contro la parete della caverna. A quel punto mi si mise dietro, mi prese per i fianchi e il suo palo si infilò in mezzo alle mie cosce. Entrò dentro il mio corpo attraverso la vagina, e quando fu completamente dentro mi abbandonai ad un lamento di piacere che rimbombò sulle pareti della caverna. Me lo sentivo in gola per quanto era grosso. Intanto aveva iniziato a pomparmi. Andava come un treno e ogni tanto mi schiaffeggiava le natiche. Stavo godendo troppo per capire che quanto stavo facendo era un tradimento nei confronti di Marica. E non me l’avrebbbe mai perdonato. Io intanto stavo impazzendo, Rachid era davvero un professionista, uno specializzato nel far godere le donne, e io stavo avendo il privilegio di essere montata da lui. Era inarrestabile, una vera forza della natura. Ad un certo punto ebbi un orgasmo così intenso che mi misi a gridare come una matta, e Rachid mi tappò la bocca con una mano. Mi afflosciai sulla sabbia quasi svenuta dall’intenso piacere. Avevo il fiatone e chiusi gli occhi per qualche istante. Quando li ...
    ... riaprii vidi il grosso cazzo di Rachid davanti alla faccia. Se lo stava menando con l’evidente intenzione di sborrarmi in faccia. Non mi opposi minimamente, e a quel punto il suo abbondante seme mi schizzò sul viso. Ce n’era così tanto che mi riempì tutta e cominciò a colarmi da tutte le parti. Diversi schizzi mi erano finiti pure sui capelli. Il tempo di riprenderci e poi ripartimmo per raggiungere Marica. Avevo fatto una gran cazzata; mi ero fatta scopare dal fidanzato della mia migliore amica, che era quasi una sorella, e io l’avevo tradita. Mentre nuotavo pensavo proprio a quella cosa, e mi tormentavo, e pensavo al fatto che forse avrei dovuto confessargli le mie colpe. Aveva ragione Berni quando mi diceva che ero una gran puttana. Infatti era proprio quello che ero. Anzi, ero la regina delle puttane, che si fa scopare perfino dagli uomini delle amiche.
    
    Arrivammo sulla riva opposta dell’insenatura, dove era rimasta Marica. Rachid si infilò il costume che evidentemente aveva lasciato lì prima di partire per la caverna. Marica, che si era addormentata, riaprì gli occhi accorgendosi di noi e ci chiese dove eravamo stati.
    
    – A fare una nuotata – disse Rachid.
    
    – Una nuotata? – chiese Marica.
    
    – Sì, solo una nuotata – confermai.
    
    Marica richiuse gli occhi e Rachid mi palpò il sedere, facendomi intendere che la prossima volta mi avrebbe fatto il culo. L’idea mi fece venire i brividi. Poi andò a stendersi al sole insieme alla sua fidanzata, e io mi misi a sedere su uno ...
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