1. Il primo boyfriend- Capitolo 10


    Data: 10/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... avrei dovuto dirglielo.” Mi bisbigliò in un orecchio. Poi cominciò a singhiozzare incontrollabilmente: “Non avrei dovuto dirglielo mai.”
    
    Fui immediatamente sollevato quando compresi che non era Luca che era stato ricoverato. Era suo padre. Questo non era bello evidentemente, ma io mi ero aspettato di peggio.
    
    Portai Luca in una piccola sala da pranzo, tenevo il mio braccio dietro di lui e gli strofinavo la schiena nel tentativo di calmarlo.
    
    Finalmente riprese il controllo e cominciò a parlare: “Pensano che abbia avuto un attacco di cuore. Non ne sono ancora sicuri. Stiamo aspettando il risultato degli esami.” Disse prendendo un fazzoletto dalla tavola vicino al divano dove eravamo seduti.
    
    “Cosa è successo?” Chiesi sottovoce.
    
    “Ho detto loro di me. Di noi. Mio papà si eccitò e cominciò a star male. Cominciò a respirare affannosamente, poi si prese il torace e nel giro di un minuto era sdraiato senza coscienza sul pavimento. Io pensavo che probabilmente avrebbero preso la cosa come avevano fatto i tuoi genitori.” Piagnucolò asciugandosi il naso.
    
    Io non sapevo cosa dirgli. Avrei voluto confortarlo e dire che tutto sarebbe andato per il meglio, ma non era vero.
    
    Lui proseguì: “Quindi non sappiamo molto a questo punto. Il dottore dice che si è trattato molto probabilmente di un attacco di cuore causato dallo stress del lavoro e dalla sua dieta poco sana. Ha detto che le prossime 48 ore sono cruciali. Dovremmo avere i risultati tra circa 15 minuti.” Gli baciai ...
    ... la guancia salata per le lacrime e lui mise la sua testa sulla mia spalla. Era tutto quello che riuscivo a pensare per fare in modo di farlo sentire meglio. Quando tirò via la testa dalla mia spalla vide che c'erano lacrime anche nei miei occhi. Gli dissi della confusione che si era creata e che avevo pensato che lui si fosse fatto male o peggio... morto.
    
    Piangemmo sulle nostre spalle per alcuni minuti, poi ritornammo alla stanza 18 per vedere se i risultati erano arrivati.
    
    “Ancora qualche minuto.” Disse sua mamma quando entrammo. Era chiaro che anche lei aveva pianto ma sembrò si fosse ripresa.
    
    “Mamma, mi piacerebbe che tu conoscessi Andrea.”
    
    Lei si alzò e mi venne incontro mentre io andavo verso di lei. Ci stringemmo la mano e lei mi sorrise debolmente. Non sembrò colpirla il fatto che io ero il ragazzo di Luca. Le sorrisi e lasciai andare la sua mano. Lei tornò a sedersi ed io andai all'altro lato del letto, in piedi dietro a Luca. La stanza divenne silenziosa, ma non era un silenzio imbarazzato. Non avemmo bisogno di dire nulla, stavamo tutti pensando la stessa cosa.
    
    Un minuto o due di silenzio erano passati quando la porta si aprì riportandoci al presente: “Signora Dotti, io sono Dottor Pietri, il Cardiologo. Le dispiace venire nel mio ufficio o preferisce che le comunichi qui i risultati?” Chi parlava era una donna di mezza età attraente. La mamma di Luca girò la sua testa verso noi, si rigirò verso il dottore e rispose piano: “No, va bene. I ragazzi ...