1. Il primo boyfriend- Capitolo 10


    Data: 10/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Non so esattamente quando mi addormentai quella notte, ma credo le cinque. Così naturalmente stavo ancora dormendo alle undici e trenta del mattino seguente, quando il mio telefono suonò.
    
    “Pronto?” Borbottai sonnolentemente.
    
    “Parla Andrea?” Chiese una voce femminile poco familiare.
    
    “Uh-huh.”
    
    “Mi chiamo Sandra e chiamo dall'Ospedale Provinciale. Un suo amico… Luca Dotti mi ha chiesto di telefonarle e chiederle di venire qui.”
    
    “Cosa è successo?”
    
    “Mi spiace, signore, non posso dare queste informazioni al telefono... regole dell’ospedale. Devo dirgli che sta venendo?”
    
    “Sì, io sarò lì appena possibile.”
    
    “Ok, lui è nella stanza 18 del reparto terapie intensive” Disse prima di appendere.
    
    Reparto terapie intensive? Fui colto dal panico. Presi la maglietta e gli shorts più vicini al mio letto e misi le scarpe da ginnastica senza calze. Quella insensibile voce continuava a frullarmi nella testa mentre uscivo agitato da casa. Stanza numero 18 del reparto cure intensive! Cosa diavolo ci stava facendo lì Luca? Corsi mentre cercavo disperatamente le mie chiavi. Non era il momento per una caccia alle chiavi, dovevo andare là.
    
    “Ehi dormiglione.” Scherzò il papà.
    
    “Dammi le tue chiavi!” Dissi.
    
    “Cosa sta succedendo...”
    
    “Ha appena chiamato l’ospedale. Luca è al reparto terapie intensive. Devo prendere la tua macchina, non so dove sono le mie chiavi.”
    
    Papà recuperò rapidamente le chiavi dalla tasca e me le gettò.
    
    “Chiamerò quando saprò cosa è ...
    ... successo.” Dissi correndo fuori.
    
    Velocemente imboccai la strada verso l'ospedale. Non potevo credere che stava accadendo. Non avevo idea di cosa stesse accadendo e per quello che sapevo Luca avrebbe potuto essere morto mentre mi recavo là. Non sapevo cosa pensare. Ero confuso, devastato all’l'idea di perdere Luca ed incazzato con la donna della telefonata che non mi aveva detto nulla eccetto venire all'ospedale. Per tacere che io stavo ancora dormendo. Sono sicuro di aver infranto molte regole del codice stradale,
    
    ma dopo quella che sembrò una dannata eternità, finalmente mi fermai davanti all'ospedale.
    
    Volai dentro, sorpassai il bancone della reception e cercai da solo il reparto. Lo trovai ma le porte si aprivano solo se qualcuno autorizzato lo faceva. Corsi di nuovo alla scrivania e dissi alla donna che ero lì per vedere Luca Dotti alla stanza 18.
    
    “Ok, come si chiama?” Riconobbi la sua voce, era quello della donna per cui avevo sviluppato un odio profondo nel giro di 5 secondi.
    
    “Andrea Monti” Risposi in fretta.
    
    Lei gettò uno sguardo ad un appunto col mio nome e numero telefonico, mi guardò di nuovo, accennò col capo e disse: “Passi pure ma mi raccomando tranquillità.”
    
    Attraversai le porte che si erano aperte ed arrivai al n° 18. Aprii la porta e vidi Luca seduto vicino al letto e sua madre all'altro lato. Lui stava piangendo mentre si girava per vedere chi era entrato. Quando vide che ero io si alzò, venne alla porta e mi gettò le braccio al collo.
    
    “Non ...
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