1. Dalla vostra parte (nascita di una hotwife)


    Data: 10/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... perché Mario si perde tutto questo
    
    È una sega bellissima ed estenuante, alternata dalla mia bocca e dalla mia lingua che scendono solo per stuzzicargli il cazzo, mai per succhiarlo.
    
    Come ogni uomo preso per il cazzo, trattato in questo modo, è pronto a dirmi tutto.
    
    Pronto a dirmi che per Mario la moglie è la donna che bacerà i suoi figli, pronto a dirmi che va regolarmente nei centri massaggi cinesi.
    
    - Ora è lì, vero? Gli chiedo.
    
    - Credo di sì - geme lui mentre stringo più forte l’uccello e accelero
    
    - Vuoi godere, vero?
    
    - Non ancora - mi dice - più risoluto. - Amo giocare, sai, Sonia?
    
    Non so perché, ma al suo pronunciare il mio nome mi bagno completamente. Ero già eccitata, chiaro, ma sentirmi pronunciata in quel modo, da un uomo che geme per le mie mani, mi lasciò la figa completamente fradicia. Non volevo scoparlo. Non ora. Mario stava per rientrare, ormai erano 40 minuti di aperitivo e della mia mano a farne un mio schiavo.
    
    - Ah sì? - Cerco di riprendere il controllo - Ma sei sei così serio - e mentre dico serio, lo scappello completamente, tirando la pelle e poi risalgo a chiudergli il cazzo, scendo con la bocca e gli scappello ancora il glande, stavolta con le labbra e un sacco di saliva, fino ad accoglierlo tutto, fino in gola.
    
    Si gonfia nella mia bocca, potrebbe esplodere, lo so.
    
    - Vuoi godere, eh? - gli dico mentre mi stacco da lui, continuando a segarlo piano.
    
    - Si, e lo vuoi anche tu, Sonia - dice lentamente. Cazzo, sa giocare ...
    ... davvero. Sono fradicia al pensiero di avere quel cazzo dentro di me.
    
    Ma non gli darò questa soddisfazione, non stasera. Mi inginocchio davanti a lui, lo guardo negli occhi, decisa come non sono mai stata.
    
    Gli prendo il cazzo in mano, e comincio a leccare in cerchietti il frenulo. Geme, mugola, ansima, riversa tutta la voglia e il suo sperma nella mia bocca e sul mio viso, gridando: - Sonia, sei una gran porca.
    
    Mentre mi asciugo la bocca e il viso: - Zitto maiale, che ti sentono i vicini. Ma sorrido.
    
    Ci ricomponiamo. Dopo qualche minuto, rientra Mario, ignaro di tutto, e a borsa vuota per le vacche cinesi (che povere, magari sono pure brave, ma con la voglia che ho, marito mio, andare a troie è proprio uno spreco).
    
    L’amico rientra a casa, io e Mario a letto. È così stupido che non sente il mio odore da vacca eccitata.
    
    Due giorni dopo sono a casa, sola.
    
    Una busta sotto alla porta. Rossa. Ceralacca. La apro, curiosa. Una grafia corsiva, minuta, precisa.
    
    La signoria vostra è invitata presso la Rocca, questa sera dalle 22. Dress code Eyes Wide Shut obbligatorio.
    
    Ps. Non toglierete mai la maschera, qualunque cosa accada.
    
    Mario è via per lavoro. Questa cosa la deve aver mandata l’amico, cazzo. Penso. Mi bagno. Un’orgia, da sola.
    
    No, non andrò. Non posso andare. Paura, adrenalina, terrore di compromettere la mia vita. La mia vita, poi, una scopata al mese e una sega ad un amico di lui.
    
    Mentre ripenso a quel film clamoroso, però, mi bagno. Tentenno con ...