1. Giochi pericolosi


    Data: 04/01/2021, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: Cignonero_, Fonte: RaccontiMilu

    ... sua erezione era poderosa. Arrivati nel mio quartiere, feci fermare il taxi qualche palazzo più indietro rispetto casa mia; nonostante le giornate precedenti non fossero state un granché; quella notte l’aria era stranamente calda, vuoi per il tiepido sospiro del libeccio, vuoi per il calore che gli edifici e l’asfalto rilasciavano dopo averlo accumulato nelle poche ore di sole, o semplicemente per l’alcol e l’adrenalina che saliva. Le strade erano deserte, camminavamo in silenzio ed io cercavo di decifrare l’espressione di Marcello. Era la prima volta che veniva a casa mia. Una volta varcata la soglia li condussi nello studio, l’arredamento dai colori neutri, era essenziale, una piccola scrivania incassata in una libreria che ricopriva una delle pareti, a terra un grande tappeto antracite dai fili di lana grossi e ribelli occupava quasi tutto il pavimento, dall’altra parte della stanza un divanetto in tessuto chiaro, lo studio si affacciava sul terrazzo che tracciava buona parte dell’appartamento. “Un altro bicchiere?” Domandai, abbandonando la giacca e tacchi sulla strada per la cucina, i due uomini annuirono; indicai il divano, Dario si sedette appoggiando il tallone su un ginocchio, Marcello restò in piedi; sembrava studiare la situazione. Consegnai a Marcello un whisky e gli diedi un bacio sulle labbra; leccai la sua bocca assaporando l’amarezza del malto e scivolai con le dita giù per la camicia arrivando ai pantaloni; poi mi rivolsi a Dario, posando il bicchiere ...
    ... sul tavolino e mi accomodai accanto a lui. ‘Riprendi da come lo hai lasciato lunedì” mi sfidò Marcello. “Vieni’ l’invitai, con sguardo languido, accarezzando la seduta morbida del divano. “Preferirei guardare” replicò facendo scorrere il dito lungo il bordo del bicchiere. Sorrisi, Marcello era un voyeur per eccellenza; insieme avevamo visto diverse altre coppie fare sesso e sapevo che lo eccitava in maniera incredibile; ma ora, si trattava di fare un passo avanti, ed inoltre, dovevo attuare la mia piccola vendetta. “Ti basta guardare, allora lo farai da lì’ inarcando il sopracciglio indicai la panca sul balcone; a breve, sarebbe rimasto a guardare senza poter fare altro; Marcello si accomodò sui cuscini morbidi e sogghignando, con un gesto della mano mi invitò a continuare con Dario, scossi lentamente la testa, ricordandomi che mancava qualcosa di importante. “No Marcello, devo assicurarmi che tu possa solo guardare, ricordi?” Mi alzai dal divano e raggiunsi il carillon, lo aprii; la musica melanconica che ne usciva fuori, cozzava con l’aria carica di ormoni e tensione che si respirava in quello studio; afferrai le manette e richiusi lo sportello del tavolino. Marcello sorrise e vedendomi arrivare da lui con quel aggeggio luccicante e metallico fra le mani, sollevò i polsi nella mia direzione, prima di chiuderle lo fulminai ‘Le chiavi?’ reclinò la testa e guardandomi sottecchi ghignò ‘In una delle tasche del pantalone’ lo perquisii e quando le trovai azionai il rituale per ...
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