1. Nuovi orizzonti - parte 1: una ciliegia tira l'altra


    Data: 03/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: SgtPepper, Fonte: Annunci69

    ... cazzo venoso e ringhiante che la schiacciò contro il muro senza toccarla. Ebbe un sussulto e poi nel cercare di deglutire mentre immaginava quel palo già padrone di ogni suo buco, espirò con un 'gulp!' che tradì la sua eccitazione. Si stupì sia delle dimensioni e della bellezza di quel cazzo sia della prepotenza con cui quel pensiero che l’aveva vista sbattuta in ogni modo e in ogni angolo del suo corpo. Improvvisamente e senza ritegno.
    
    Non sarebbero mai stati in grado di sapere quanto tempo rimasero lì, a guardarsi muti e immobili, lei con i suoi seni ricolmi sfacciatamente nudi che fluttuavano magici al ritmo del suo respiro affannato e lui con il suo cazzo marmoreo indecentemente eretto nell’aria che scattava nervoso al battito tribale e primordiale delle sue arterie. Le tette di lei erano gonfie e chiare. Seguendo le ombre blu delle vene in trasparenza, improvvisamente si incontravano areole grandi e decise di un rosa scuro che spariva nell’ombra avvolgente e tonda, appuntite in due capezzoli arrossati e carnosi che lui non avrebbe mai potuto lasciare in pace. Così pubblicamente nude sotto alle labbra e occhi di Flavia, non facevano che ...
    ... ordinare alle mani, alla bocca e al cazzo di Massimo di stringere, scuotere, succhiare, fottere, sbattere, strapazzare e stritolare. Il cazzo di lui, evidentemente in preda a un turgore spasmodico e lancinante, era un tronco solido e proteso verso l’alto, con un asta lunga e larga a cui nervature e venature conferivano l’aspetto in un roseo ramo di quercia. Con una curva leggermente all’insù si apriva poi in una cappella prominente e leggermente sproporzionata in larghezza ma ben rotonda. Lei lo guardava e lo sentiva tuonare imperioso in ogni orifizio, mentre le sue ginocchia si facevano molli e la saliva le suggeriva di infilarselo subito almeno in gola.
    
    Ma si resistettero e promisero a vicenda con i fremiti dei loro occhi. A lungo gli sguardi si incrociarono vogliosi e si distrassero famelici. Poi lei si ricompose e, sorridendo maliziosa, lo fissò allontanandosi all'indietro senza digli nulla, per sparire poi dietro l'angolo sgarrupato di quell'antico vicolo della città dormiente.
    
    Un gatto, con la sua aria di cinica consapevolezza, guardò col suo sprezzo felino un uomo, impalato a cazzo nudo in mezzo alla strada, e se ne andò a dormire.
    
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