1. Se lo fai per soldi, non è tradimento


    Data: 31/12/2020, Categorie: Erotici Racconti Incesti Sensazioni Autore: Heich_V_Esse, Fonte: RaccontiMilu

    ... di due fragranze in una sola, presumibilmente quella di Elene e quella di Daniela che su quei due tipi di pelle, diventavano una sola esplosiva fragranza. Una fragranza che rendeva l’aria eccitante e calda.
    
    Entrati in soggiorno vidi Elene seduta al tavolo con faccia seria che vagliava in silenzio e attentamente quelle carte. Ma Daniela ruppe quel silenzio con la sua voce:
    
    Furono le sue parole, che forse poco o nulla c’entravano con lo studio e la legge. Suonava come una sentenza, ma ad emetterla era stato il personalissimo Tribunale di Daniela, quello che nel suo letto mi aveva evidentemente giudicato in modo inappellabile il giorno prima. Per un attimo fui ovviamente mi imbarazzai ma poi mi ripresi, tesi la mano verso il tavolo e strinsi quella di Elene.
    
    La stretta di mano fu una scossa per tutto il corpo e mentre le stringevo la mano i nostri occhi si incrociarono, profondamente. Staccati i miei occhi dai suoi, profondi e luminosi, provai a soffermarmi discretamente su di lei: Elene aveva indosso una camicia aperta a fantasia un po’ Naif con sotto una canotta estiva bianca di quelle da donna semplici ma attillate sulla quale ciondolava una lunga catenina leggera e sottile e sotto un bel paio di jeans completati da un bellissimo stivaletto nero molto sensuale. Era in piedi mentre scambiavamo i primi convenevoli e così potei ammirarla nel pieno della sua bellezza, inebriandomi del suo profumo fino quasi a chiudere gli occhi. Ma non c’era solo il suo ...
    ... profumo.
    
    C’erano i suoi capelli biondi, lunghi e mossi ed il suo fisico poi, minuto ma molto longilineo.
    
    Ci accomodammo insieme al tavolo e, un po’ per curiosità un po’ per ostentare agli occhi di quelle due bellissime donne la mia preparazione, mi misi a chiacchierare con loro analizzando le prove,gli atti e gia che c’ero cercando di far sporgere o piegare Elene per guardarle nella scollatura della canotta. Ma Elene non era Daniela. Elene aveva capito perfettamente da come la guardavo,da come parlavo che stavo pensando a lei, che stavo cercando il suo seno. Cosi Elene, forse per l’imbarazzo, si alzò e andò in bagno. Andando, ci sorrise e ammiccò verso di me abbassando poi la testa.
    
    Daniela intanto mi si avvicinò e , dopo un rapido sguardo al corridoio,approfittando del momento di solitudine, prese a sussurrarmi:
    
    .
    
    Si mise a cavalcioni su di me e continuò a sussurrare:
    
    Quel tailleur intanto stava pian piano andando all’insù e io avevo una gran voglia di ficcarle il mio giochino dritto in bocca.
    
    Molto discretamente iniziai a massaggiarle l’ano mentre era a cavalcioni su di me e lei chiuse gli occhi godendo e assaporando quello che di lì a poco sarebbe stato.
    
    Poi sentimmo dei passi e il rumore dei tacchi e a malincuore dovetti allontanare il mio dito da quello splendido fondoschiena e Daniela dovette alzarsi. Mi fece un occhiolino sorridendo, si diede una sistematina (Dio solo sa quanto potevo sentirmi fortunato in quel momento) e si risedette al tavolo assieme ad ...
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