1. Se lo fai per soldi, non è tradimento


    Data: 31/12/2020, Categorie: Erotici Racconti Incesti Sensazioni Autore: Heich_V_Esse, Fonte: RaccontiMilu

    ... del suo sedere , lo stesso sedere che la sera prima avevo avuto l’onore di bagnare del mio seme. Mi dicevo che avrei dovuto sentirmi un po’ sporco: voglio dire.. mi stavo scopando una donna che aveva visto crescermi, cara amica di famiglia e alle spalle della mia ragazza. Ma, come ho gia detto, non c’erano domande. C’era solo la voglia di lei, dei suoi mugugni, del suo piacere.
    
    Sospirai profondamente..e suonai…
    
    Le migliori idiozie passarono nella testa: dal fatto che non avessi cioccolatini al fatto che non avessi pensato a un po’ di vino ma ormai eravamo li,che facevo ?! Mi ritiravo?!
    
    Arrivato su, venne lei stessa ad apririmi la porta mentre di solito la lasciava aperta senza accogliermi all’uscio. Ma non lo fece quel sabato, proprio come non lo aveva fatto il giorno prima. Ed era bellissima. Camicetta bianca molto sobria di quelle che un avvocato donna indossa ogni giorno, gonna a tailleur grigio antracite niente affatto lunga, calze nere leggere e uno splendido decolté rosso fuoco. I capelli erano sciolti , non pettinati ma bellissimi e il trucco come sempre molto leggero. Contribuivano a turbarmi ancora di più i suoi occhiali sottili che le davano un aria molto professionale e sensuale. E credetemi, sarei andato in galera pur di farmi difendere da una donna così!
    
    Subito lei esordì:
    
    disse sorridendomi con finta frustrazione e poi continuò
    
    – urlando quasi a volersi far sentire da lei-
    
    Poi, arrivati in cucina dove prese a preparare il caffè, mi ...
    ... chiese:
    
    Mi fermai a prensare per un attimo cercando di fare mente locale, ma nulla. D’altronde come potevo rimuovere un nome così sensuale?! Elene, non mi diceva nulla:
    
    dissi .. poi riflettendoci ancora un po’ chiesi:
    
    Speravo fosse lei Daniela, anche quando mi iscrissi a Giurisprudenza mi raccontava spesso di questa collega laureata da poco che lavorava da loro. Trentasei anni, incredibilmente bella almeno a giudicare dalle foto che mi aveva mostrato Daniela, della quale avevo sentito molto parlare perché sin dal suo arrivo nello studio legale aveva dato segni di grandissima abilità professionale e Daniela si era legata profondamente a lei non solo professionalmente dato che, nel tempo era diventata una sua amica sincera. Non l’avevo mai vista di persona però. Solo in qualche foto mandatami o sbirciata nello studiolo di Daniela e da quelle foto sembrava una gran bella donna, forse anche più giovane.
    
    Daniela confermò sorridendomi e si scusò ancora, visto che il nostro pomeriggio avrebbe dovuto attendere la conclusione di quella bega di lavoro; ma mi condusse in salotto per farmi accomodare al tavolo con loro.
    
    E non appena passata la porta della cucina, sentii nel corridoio un odore inebriante e femminile, penetrante e sensuale: si sentiva un odore che mai avevo sentito, un odore sensuale e dolce, buonissimo, a tal punto che per un attimo la mia pelle si increspò provocandomi una fitta allo stomaco. Era un dolce mischiarsi di profumi diversi o meglio a mio avviso l’unione ...
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