1. La mia alunna - pt. 2


    Data: 31/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: SebiBello, Fonte: Annunci69

    ... tuttavia sentivo ancora i suoi umori addosso e questo mi lasciava addosso un eccitazione pazzesca. Dopo dieci minuti iniziai a non sentire più chiacchere così stavo per uscire quando sentii la voce di Beatrice molto più vicina di quanto mi aspettassi:
    
    “No dai Amore, non abbiamo tempo”
    
    “Dai, senti come ce l'ho duro! Poi so che hai voglia, ho sentito come sei bagnata...Lo sai che è la cosa migliore da fare dopo un litigio”
    
    “Ok, ma una cosa super veloce però”
    
    Poco dopo vidi i due entrare in camera, lei che lo spingeva verso il letto. Ma che diavolo le passava per la testa? Non poteva scoparselo di là? Mi spinsi contro la parete posteriore dell'armadio mentre il ragazzo si spogliava e lei si levava il vestito, rimanendo completamente nuda. Si sdraiò aprendo le gambe e lui le fu subito sopra, spingendo in fondo e veloce, come chi sa che deve finire rapidamente. Parlava e ansimava un sacco mentre lei lo accoglieva gemendo a bassa voce, ancora bagnata (almeno all'inizio) dal mio lavoro di poco prima. Lui era piuttosto scuro di carnagione, più alto di me ma anche troppo magro, decisamente un tipo poco atletico. Però sembrava saperci fare, la sbatteva a ritmo, alternando una posizione più eretta, durante al quale le stimolava le tette a una completamente addosso a lei, che a sua volta ne approfittava per morderli orecchie e collo.
    
    Là nel mio angolo iniziai a rendermi conto che la situazione mi faceva incazzare. Intanto lei non mi aveva mai detto di avere il ragazzo, ...
    ... cosa che rendeva ancora più forte quella sensazione di “sbagliato”, ma soprattutto io ero lì con il pisello barzotto a vedere invece che a fare.
    
    Intanto avevano cambiato posizione, lui era sdraiato con la faccia opposta all'armadio e lei gli era sopra, a smorzacandela, con un ritmo meno veloce rispetto a prima. Forse era stanca ma questa velocità era perfetta per godermi lo spettacolo delle sue grazie che si muovevano su e giù. Anzi, LEI era uno spettacolo, ne ammiravo le gambe sode, il triangolo ben curato di peli biondi, perfino i pochi rotolini di ciccia sulla pancia e quella espressione da donna in estasi. Anche quei fantastici occhi verdi sembravano ammiccare maliziosi. Anzi non sembravano, lo erano proprio: guardava me con lo sguardo voglioso e poco dopo si fece passare lentamente la lingua sulle labbra. Questa cosa riaccese l'ardore in me e mi trovai senza accorgermene con il mio cazzo in mano come se fosse di marmo.
    
    “Oh quanto ti manca? Sai che dobbiamo finire...” La sentii mormorare tra i gemiti e gli ansimi.
    
    “Sai cosa mi fa venire subito amore...”
    
    Lei sembrò pensierosa ma poi accossentì.
    
    Lei gli si mise davanti, mentre lui la cingeva da dietro, appoggiati su un fianco.
    
    “De gustibus...” Pensai, non considerandola di certo la posizione più veloce per raggiungere l'orgasmo. Dalla posizione in cui ero vedevo solo le gambe e mezza pancia tuttavia mi accorsi subito che qualcosa era “strano”. Dapprima mi sorpresero i movimenti molto più lenti di prima, poi ...