1. Tess e lo Psicopatico - capitolo II


    Data: 29/12/2020, Categorie: Trans Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... ragionò la shemale, poteva farla a pezzi. Il ghigno era terribile, sprizzava lussuria da tutti i pori, a quella Tess era abituata, ormai da anni non vedeva altro che uomini e donne che le sbavavano dietro, ma questo gli sembrò più che crudele fuori di testa. Tess temeva il peggio. L’aveva rapita, lei l’aveva visto in volto, pensava e stava per farsela addosso che solo per quello l’avrebbe uccisa. Lui invece non era preoccupato. L’aveva già fatto diverse volte, nessuna l’aveva mai denunciato, Ma capiva che questa era diversa, una puttana non si sarebbe vergognata di ammettere che era stata violentata e di denunciarlo. C’era però da dire che una puttana era meno credibile di una brava ragazza e che la polizia non si sarebbe sicuramente fatta in quattro per salvare l’onore della puttana, almeno lui ragionava così. E poi lui un paio di giorni dopo averla liberata se ne sarebbe andato via e chi l’avrebbe mai più rivisto.
    
    Lei si rannicchiò come poté in un angolo, indossava ancora solo la vestaglietta da camera che aveva quando era stata rapita, trasparente ed impalpabile. Sotto niente. Era tremendamente e pericolosamente esposta, non che se fosse stata vestita con pantaloni e maglione la sua sorte sarebbe stata diversa, ma in quel modo si sentiva nuda e lui la osservava famelico.
    
    Si accosciò acanto a lei e le passò una mano sulla guancia, Tess vibrò, ma non si ritrasse, non voleva farlo arrabbiare. Lui le levò la ballgag dalla bocca e Tess gridò con tutto il fiato che aveva ...
    ... in corpo. Un attimo dopo era distesa svenuta sul pavimento del camper. – Stupida – sentì mentre sveniva, era una lingua che non conosceva.
    
    Il ceffone l’aveva mandata a sbattere contro la parete del camper ed ora era a terra tramortita.
    
    Lui l’accarezzò sul seno. Meraviglioso pensò mentre rizzava diventando duro come il marmo.
    
    Le mise di nuovo la ballgag in bocca e andò al posto di guida, era meglio mettere un centinaio di chilometri tra lui e quella zona.
    
    Lui non conosceva la storia di Tess, non sapeva che la polizia non la cercava, che nessuno aveva fatto denuncia. Era quindi preoccupato e cauto, andava piano e percorreva strade secondarie. Non sapeva neanche lui dove stava andando, ma si allontanava verso nord e quello era importante.
    
    Ormai era buio e quando vide uno sterrato che si inoltrava nel bosco lo percorse e giunse in una radura dove si fermò. Lì non lo avrebbe cercato nessuno. Ritornò di dietro, ora la schiava tremava, ma per il freddo. Accese il riscaldamento e si preparò qualcosa da mangiare. Intanto osservava la sua cagna che si era ripresa e si era fatta sempre più piccola. Le levò di nuovo la ballgag, lì poteva gridare quanto voleva, ma Tess non gridò. Aveva imparato la lezione. Lui pensava di tenersela un paio di giorni, poi l’avrebbe abbandonata da qualche parte e lui sarebbe andato altrove, molto distante e dopo altri due giorni avrebbe, letteralmente, preso il volo. La puttana poteva fornire al massimo una descrizione. Certo poteva dire che ...
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