1. Suve


    Data: 28/12/2020, Categorie: Lesbo Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    ... –
    
    Il tono di voce era rassicurante ma il continuo toccarmi proprio lì mi portò presto a un passo dall’orgasmo. Non cercavo nemmeno più di trattenere i moti spontanei del mio ventre, col risultato che Kata dovette fare molta più attenzione per non tagliarmi, mettendoci più tempo e……. toccandomi più a lungo.
    
    Alla fine ero un fascio di nervi, avrei dato qualsiasi cosa per avere lì Giorgio a portata di mano, purtroppo non c’era, c’era Kata che mi disse:
    
    - Qui avremmo finito, adesso voltati, rendiamo perfetta anche…….la porta di servizio –
    
    Imbarazzata mi voltai stendendomi sopra un asciugamano arrotolato che mi mise all’altezza della pancia per farmi sporgere in fuori.
    
    - Complimenti, hai proprio un bel culetto sai? –
    
    - Grazie……. –
    
    Non riuscivo a spiccicare una parola, ero concentrata sulle sue mani che mi aprivano le natiche. Ora ero completamente esposta a lei, ancora sentivo il suo fiato caldo sulle mie intimità e questo mi eccitava ancora di più. Fui tentata di dirle di smettere, di prendere una scusa qualsiasi pur di interrompere quella cosa. Invece obbedii quando mi disse di aprirmi le natiche da sola per permetterle di avere le mani libere. Era strano, Milly non me l’aveva mai fatto fare, e anche il tocco era diverso, professionale, asettico quello di Milly, altrettanto professionale ma suadente, coinvolgente, quello di Kata. Riprese a lavorare di rasoio e tampone e mi parve ci mettesse un tempo interminabile. Ed intanto io cuocevo a fuoco lento, ...
    ... oramai i miei succhi dovevano essere fuoriusciti a bagnare l’asciugamano, a pochi centimetri dai suoi occhi, ed il tampone passava carezzevole tra i miei glutei, picchiettava sull’ano, scivolava sul perineo e io mi bagnavo a profusione.
    
    Era una tortura. Giunsi vicinissima a godere quando non sentii più il suo tocco:
    
    - Beh, avremmo finito ma tu ora stai… se vuoi io… -
    
    Sentii la mia voce risponderle senza avere coscienza di ciò che stavo dicendo:
    
    - Fammelo, fammi quello che vuoi ma fammelo… non resisto più –
    
    Sussultai mentre lo dicevo. Mai ero stata con una donna, mai avrei pensato che un tocco femminile potesse portarmi a quel punto, ma non ce la facevo veramente più e avrei accettato qualsiasi cosa pur di godere. Invece delle sue dita avvertii un tocco più lieve, più morbido, più…. bagnato. Mi resi conto che era la sua lingua che mi scivolava sulla micina, sul perineo, mi picchiettava sul buchino, e intanto le sue mani avevano sostituito le mie aprendomi, esponendomi alla sua lingua, impastandomi le natiche mentre lo faceva. Ero già al punto di non ritorno, scuotendomi sopra il lettino venni mugolando forte, la sua bocca attaccata alla mia micina, labbra intime contro altre labbra e una lingua che mi scavava dentro.
    
    Rimasi immobile per alcuni secondi dopo il piacere, prendendo coscienza di cosa avevo appena fatto. Mi alzai e girai di scatto e Kata era lì al mio fianco, labbra e mento bagnate dai miei succhi, i suoi denti bianchissimi aperti in un sorriso ...