1. Suve


    Data: 28/12/2020, Categorie: Lesbo Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    “Chi bella vuol comparire, qualche pena deve patire”.
    
    Le sagge parole di mia nonna mi giravano in testa mentre mi recavo all’appuntamento con l’estetista.
    
    Profonda verità, come sa ogni donna che sceglie la ceretta per la depilazione, specialmente per quella intima.
    
    Dovevo uscire con quel gran figo del Giorgio e avevo deciso di tirarmi su in gran spolvero. Erano già tre volte che uscivamo assieme e, senza fare la ritrosa ma nemmeno la troppo facile, gliel’avevo tirata lunga. Però sapevamo entrambi che questa era la volta buona e quindi era d’obbligo, per me, una cura speciale per certi particolari. Pensavo soprattutto alla depilazione intima, così da presentargli la mia passerotta come un frutto succulento solo da assaggiare e...cogliere.
    
    Rassegnata al fastidio che avrei provato, che la mia estetista era bravissima e raramente mi faceva sentire dolore, parcheggiai l’auto e con aria disincantata entrai nel suo negozio salutando la receptionist con cui oramai ero in confidenza. Aspettando Milly, l’estetista, chiacchierammo del più e del meno e infine la vidi arrivare. Aveva con sé la borsetta e pareva andare di corsa:
    
    - Scusami cara, scusami tanto ma quell’imbecille di mio marito ne ha combinata un’altra delle sue e devo scappare a casa –
    
    Ci rimasi male, non potevo rimandare e avrei dovuto mettermi nelle mani di una delle sue ragazze le quali, anche simpatiche, non avevano la sua bravura.
    
    Milly mi guardò con simpatia (eravamo diventate amiche) e percepita ...
    ... la mia esitazione mi rassicurò:
    
    - Stai tranquilla però, ti affido a Ekaterina. Non la conosci ma è bravissima, di fatto stiamo per diventare socie per ingrandirci ma te lo racconto un’altra volta…….. e tu mi dirai chi è il tipo –
    
    Mi strizzò l’occhio uscendo e corse via.
    
    Rimasi ferma, incerta sul da farsi, quando dalla porta che dava sull’interno del negozio uscì una ragazza più alta di me, capelli similbiondi legati in una coda, fronte alta, occhi verde mare. Sotto il camice bianco si intuiva un fisico di tutto rispetto.
    
    - Piacere, sono Ekaterina ma puoi chiamarmi Kata. Milly mi ha parlato del tuo appuntamento. Ti giuro che sarò delicatissima –
    
    L’accento slavo con un italiano perfetto rendeva la sua voce musicale. Gli occhi sembravano abbracciarmi e circondarmi col loro verde ed il suo sorriso, denti bianchissimi, era irresistibile.
    
    La seguii all’interno.
    
    - Bene, spogliati e distenditi, io intanto preparo il tutto –
    
    Mi spogliai e mi distesi mentre lei, dandomi le spalle, armeggiava sul carrello, poi si girò:
    
    - Complimenti, bel coordinato –
    
    Involontariamente arrossii: indossavo un perizoma striminzito rosso fuoco e un reggiseno a balconcino. Il complimento, venendo da una donna, mi fece molto piacere.
    
    Con aria professionale prese ad occuparsi di me. Mi accorsi subito che era brava come Milly: sentivo si fastidio ma non dolore: la cera era alla temperatura giusta, i suoi movimenti decisi ma non bruschi. Mentre lavorava parlavamo e mi trovai a ...
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