1. Proposta indecente (terza parte)


    Data: 28/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... "Anna...vengooooo...ecco..." Uno, due, tre schizzi nel culo. Per lei sono come delle frustate, sobbalza e gode di nuovo, ancora.
    
    Rimango dentro finché non salta fuori da solo, moscio.
    
    Lei è sempre girata di lato, la stringo a me. I corpi a contatto.
    
    Sento che il suo respiro si calma.
    
    "Anna, grazie per il regalo che mi hai fatto."
    
    "Mauri, ce l'ho in fiamme."
    
    "Adesso passa, tranquilla, qualche minuto, dimmi come è stato."
    
    "Doloroso, tanto male.Ma non sapevo che si può avere un orgasmo così, quasi anale, e che orgasmo."
    
    "Bene, mi fa piacere, perché lo rifaremo."
    
    "Oggi no, domani."
    
    "Oggi si, è meglio, così ti abitui."
    
    "Schiavista."
    
    "Lo faccio per te!"
    
    Parliamo qualche minuto stando molto vicino, poi a furia di sfiorarci, di toccarci, pian piano ritorna la voglia.
    
    Le prendo una mano e la poggio sull'uccello, stringe, mi sega, mi da la lingua in bocca. La voglio scopare. Li vado sopra nella più classica delle posizioni, lo struscio qualche attimo poi di botto glielo infilo dentro, lei si inarca e geme. Comincio a pompare di brutto, sempre con più intensità, quasi a farle male, occhi chiusi, bocca aperta, geme, sospiri, primo orgasmo.
    
    Continuo a stantuffare, lingua in bocca, vado sulle tette e ciuccio i capezzoli, secondo orgasmo. Gradualmente rallento fino quasi a fermarmi, mi metto in ginocchio e nel contempo le sollevo le cosce con le braccia, esco dalla passera e punto il buchetto dietro, un colpo e sono tutto dentro: ...
    ... "Haaaaa...piano..." Mi fermo in attimo, solo un attimo, e poi vai, qualche secondo di dolore ma poi riprende a gemere, io pompo, aumento il ritmo, torno con la bocca sulle tette, un minuto neanche e gode di nuovo.
    
    Ancora qualche colpo, poi lo tiro fuori e lo rimetto davanti, pompo di brutto, altro orgasmo.
    
    Bene, ora voglio godere anch'io, in modo diverso. Li faccio passare gli spasmi dell'orgasmo, rallento, mi fermo, lei apre gli occhi, mi guarda: "Mi stai facendo morire." Lo tiro fuori, le mollo le gambe e vado sopra di lei a cavallo, l'uccello a pochi centimetri dalla sua bocca, capisce, apre la bocca, lecca, ciuccia, ancora risucchio, le tengo la testa ferma e prendo a scoparla in bocca, avanti e dietro, ecco, ecco: "Siiiii...hooooo...unhmmmmm...hooooo". Una gran sborrata in bocca, lei è costretta a mandare tutto giù. Le mollo la testa, ma lei non molla l'uccello, continua a leccare, succhiare, finché non la fermo e lo tiro fuori. Anna. Anna.
    
    Distesi sul letto, qualche minuto senza aprire bocca, rilassamento.
    
    Si gira verso di me: "Ma tu, sei sempre così?"
    
    "In che senso?"
    
    "Scopi sempre con questi ritmi?"
    
    "No. Non sempre. Ci vuole affinità, bisogna essere in due."
    
    "Quindi noi abbiamo affinità? Cioè intesa, no?"
    
    "Si, Anna. Tra noi c'è intesa."
    
    Si stira, poi si mette seduta sul letto.
    
    "Se Marco mi vede in queste condizioni capisce che ci siamo lasciati andare."
    
    "Si, ma solo un po'. Possiamo fare meglio."
    
    "Tu mi vuoi morta. Sono uno straccio."
    
    "Dai, mi ...
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