1. Una (breve) gita fuori porta


    Data: 27/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: SimoAspe, Fonte: Annunci69

    ... questo, noi maschietti abbiamo una risorsa in più.»
    
    E lei «Ma che marcia in più, se ti faccio venire io tu fai un lago ben peggiore di questo!»
    
    Al che aprii la borsa laterale e, dalla custodia della macchina fotografica, tirai fuori un preservativo. La guardai mentre, al riparo dietro di lei dal traffico, aprii il condom, mi slacciai la cintura dei pantaloni, mi infilai il gommino sul cazzo già duro della recente eccitazione e le sussurrai
    
    «Ripeto, non se sei attrezzato!»
    
    «Cosa vuoi che faccia, che ti faccia una sega dentro i pantaloni?» Mi chiese lei.
    
    «Indovinato! Ma a difficoltà cento però, ossia mentre ce ne andiamo da qui che mi sono scocciato delle auto che passano!» e aggiunsi «Volevi farmi un pompino alla guida? Mi farai un bel segone mentre siamo in moto, sappi che se rallento oltre modo è perché sto per venire, o ci stiamo per schiantare... o entrambe le cose!»
    
    Ci rimettemmo in movimento due minuti più tardi, dopo esserci riallacciati i caschi e ricollegati con l'interfono. Io guidai con un attimo di imbarazzo per via della sua mano nei miei pantaloni, poi notai che, da brava monella, mi aveva infilato il braccio sotto la maglia prima di mettermi le mani nei pantaloni, quindi dall'esterno non si sarebbe capito molto. Complice il fatto che bisognava stare piegati in avanti, avevo anche il timore che il mio vigoroso cazzo iniziasse a soffrire di lumachismo, ossia che iniziasse a ritrarsi per via della posizione. Lei, con fare esperto me lo ...
    ... adagiò di lato sulla coscia sinistra e cominciò ad accarezzarlo lungo tutta la sua lunghezza soffermandosi spesso sulle mie palle costrette tra pantalone e sellino. In quella posizione andammo avanti per un bel po' e, per fortuna, questo ci concesse di arrivare piuttosto vicini alla nostra meta. Cosa che non sarebbe stata possibile se fossimo andati in auto. Mi conosco; ogni volta che mi succhia l'uccello mentre guido finiamo sistematicamente a scopare sul ciglio della strada fino a quando qualcuno non ci comincia a suonare mentre passa lì di fianco.
    
    A circa 5km da Lucca cominciò ad accarezzarmi il frenulo, prese più saldamente il mio uccello duro in mano e cominciò a strizzarlo appena sotto la cappella, facendo salire un po' la pelle e costringendo il mio glande ad ingrossarsi per bene. Spostò la direzione dell'asta da una coscia all'altra e con la sua mano destra lo afferrò al contrario riuscendo a fare un po' di su e giù completi.
    
    Non è mai stata una che ami parlare mentre si da da fare, di solito ansima come una giapponesina in un hentai, motivo in più per godere della sua compagnia a letto, ma la sentii sussurrare nel casco.
    
    «Fortunello che non possa morderti il collo, saresti venuto in due secondi, stronzo!»
    
    «Guarda che ti sento» le dissi.
    
    «E fai bene a sentirmi, perché sto per dirti che tutto quello che butterai in questa merda di preservativo poi lo berrò una volta scesi!»
    
    «E allora aumenta il ritmo perché, dopo questa, sento proprio che sto per ...