1. Una (breve) gita fuori porta


    Data: 27/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: SimoAspe, Fonte: Annunci69

    ... un po' più di varietà»
    
    ed aggiunse «quello che non mi convince è: come te lo faccio un pompino da qua dietro?».
    
    Immediatamente accostai sul ciglio della strada, misi il cavalletto laterale per sicurezza, allungai una mano dietro di me e gliela infilai nei pantaloni. Sentii lei che tirava indietro il ventre per farmi andare più giù facilmente e due secondi dopo sentii il suo perizoma completamente bagnato sotto le mie dita, il suo clitoride gonfio e le labbra che cingevano quel pezzetto di stoffa nel mezzo. Gliele accarezzai con i polpastrelli, la sentii ansimare nel casco e decisi di pizzicarle dolcemente il suo grosso clitoride. Se non fosse stato per via dell'ubicazione, decisamente non appropriata, credo che sarei sceso e le avrei regalato un bel cunnilingus, a pecora, sulla mia moto. Non sono mai stato attratto dal membro maschile, mi piace la passerina in tutte le sue forme e dimensioni, ma il suo bottoncino mi ha sempre fatto venire voglia di succhiarlo e leccarlo. Sarà per via della palestra e del fatto che è una ex body builder, ma Angela è in possesso del più lungo e grosso clitoride che abbia mai avuto occasione di avere per le mani. Succhiare l'emblema della femminilità come fosse un uccello mi ha sempre lasciato perplesso, ma quando allunghi la lingua per infilargliela poco più in basso, sentendo il gusto del suo succo e sentendola gemere di piacere, staresti lì ore per farla godere ancora e ancora.
    
    Mi tolsi il casco, scesi un po' goffamente dalla moto ...
    ... per non fare incomodare lei dal lussurioso trono su cui era in quel momento e mi riavvicinai a lei infilandole di nuovo tutta la mano nei pantaloni e nelle mutandine per farle completare quel focoso ciclo ormonale. Le alzai la mentoniera del casco lasciandole libere le labbra in modo da poterle baciare e per attorcigliare la mia lingua alla sua e continuai per cinque minuti buoni a solleticarle il sesso. Prima esplorando i dintorni del buchetto con le dita, poi affondandocene due per lubrificarle dei suoi umori per poi andarle ad accarezzare il grilletto mentre con la mia lingua le riempivo la bocca e con l'altro braccio la cingevo da dietro la schiena. Finalmente venne, rumorosamente e con brevi, ma intensi, sussulti. La sua gamba destra si contrasse più volte come fa di solito quando gode per poi rilassarsi e passare a baciarmi appassionatamente, come se fosse il primo mese di una storia di coppia.
    
    La sua vulva si era allargata così tanto che aveva accumulato un bel po' di aria all'interno e ora la tirava fuori facendo delle pernacchiette sulle mie dita che stanziavano ancora lì, nei pressi di quel bel lago che ora si ampliava sul sellino del mio cavallo ferrato.
    
    Puoi scopare e masturbare una donna per tutta la vita, ma se si vergogna la prima volta di una pernacchia vaginale, se ne vergognerà sempre.
    
    Arrossì e disse «Sei uno stronzo, ora devo farmi il resto del viaggio in questo lago a prendere freddo!»
    
    Le risposi «Beh, sei tu che mi hai tentato, per fortuna, in ...