1. Un week end scopereccio.


    Data: 28/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    ... mettete in posizione e lo prendete, le ragazze invece trovano sempre mille scuse e quando concedono il culo &egrave sempre come se facessero il favore più grande del mondo, ma se ti ho fatto male mi dispiace, non volevo, mi era sembrato ti fosse piaciuto”.
    
    io: “si, non preoccuparti, la mia era una battuta, mi &egrave piaciuto molto e te l’ho detto che mi piace giocare ad essere preso con la forza, va bene così basta che quando faccio capire che si &egrave oltrepassato il limite ci fermiamo”.
    
    Dopo un po’ di silenzio in cui l’unico rumore erano le posate che toccavano i piatti mi chiede di raccontargli come ho cominciato e glielo racconto.
    
    Da ragazzo un pomeriggio dopo la scuola andai a casa di un mio amico, ci frequentavamo molto e lui era uno di quei tipi che fra il serio e lo scherzo parlavano sempre di sesso, di inculate e di seghe.
    
    Suonai il campanello, lui aprì, i suoi non c’erano mai perché erano sempre al lavoro e mi disse: “proprio adesso sei arrivato? mi stavo facendo una sega e mi hai interrotto”.
    
    Io risi ed entrai in casa, ci sedemmo sul divano a guardare la TV e lui non faceva altro che parlare della sega che gli avevo interrotto suonando il campanello.
    
    “Ma non potevi arrivare 5 minuti dopo?” mi diceva, “adesso ho le palle che scoppiano, se fossi un amico vero mi succhieresti il cazzo per farti perdonare, oppure ti lasceresti sborrare nel culo, e invece sei uno stronzo”.
    
    Io glissavo anche se avevo capito che era talmente infoiato che il tono ...
    ... scherzoso delle sue avances nascondeva un desiderio reale, e iniziavo a pensare che al mio minimo accenno di consenso non si sarebbe più tirato indietro.
    
    A un certo punto, visto che insisteva e che io più volte avevo già fantasticato sull’essere sodomizzato, e in particolar modo da lui, mi alzai in piedi, lo presi per mano e lo tirai fino al bagno, gli dissi di abbassarsi i pantaloni e di sedersi sul water, poi mi abbassai i miei, mi calai anche le mutande e gli mostrai il culo, allargai le natiche con le mani per mostrargli il buco e gli dissi “dai, finisci sta sega mentre guardi un culo, così poi avrai finito di rompermi i coglioni”.
    
    Ero abbastanza vicino a lui affinché mi potesse afferrare, anche per via dello spazio ristretto del bagno, e lui invece di iniziare a segarsi mi afferrò per i fianchi e mi tirò verso di lui, facendo in modo che gli cadessi seduto in braccio. Ero seduto sulle sue cosce e il suo cazzo duro era appoggiato al mio osso sacro, infilò le mani sotto la mia maglietta e mi afferrò il petto come quando lo si fa a una ragazza presa in quella posizione per strizzarle le tette.
    
    Io invece di rialzarmi e sottrarmi alla sua presa, come la pudicizia avrebbe dettato, rimasi li e mentre lui mi strizzava le il petto e premeva contro il mio osso sacro col cazzo duro iniziai ad ancheggiare, in modo da strofinare il mio culo contro la sua asta.
    
    Dopo qualche minuto di questo gioco avevo tutta la schiena bagnata dal suo cazzo gocciolante, aprii le cosce e ...
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