1. BIKERS’ FENDOM.


    Data: 25/12/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    ... quattro cinque volte. Spinse un dito urlai. ‘Zitto o ti ficco una mia scarpa in bocca!’ così mi morsi i labbri mentre lei lubrificava il mio culo con la saliva. Sputò e ficcò i suoi diti, poi mi spinse giù e mi penetrò col suo cazzo in culo.
    
    Mi riprese come poche ore prima, bocconi le mani legate, il suo uccello massiccio in culo.
    
    Abusò di me quella mattina.
    
    Mi scopò e sbatt&egrave fino a quando non vene dentro il mio culo. Quindi si alzò mi portò acqua e vitamine e una banana da mangiare che divorai. Piangevo dal dolore, calde lacrime, il culo sfondato. Lei si vestì e quando ebbe finito si sistemarsi mi lasciò acqua in una ciotola, un’altra banana e un secchio per fare i miei bisogni, mi legò i piedi ancora mi tenne fissato al letto con la catena.
    
    Se ne andò mollandomi uno schiaffo. ‘A dopo, troia!’ mi disse, le sue labbra rosa gonfie di rossetto rosa anche quello, la pelle massiccia, olivastra, il suo fiato pesante, il mio culo rotto.
    
    Mi lasciò solo nella casa prigione. Per un’ora circa mi misi a pensare come scappare, le corde erano belle tese, oggetti per tagliare o altro non c’erano o almeno non vicino al letto al quale ero incatenato.
    
    Mi rassegnai.
    
    Rimasi inchiodato a quel posto per tutto il giorno. Mangiai la banana e pisciai nel secchio. Si fece buio e pensai che quella non sarebbe tornata. E se mi lasciava li? Ma quella casa faceva comodo a chiunque. Cercai di calmarmi e di riposare.
    
    Lei tornò a notte fonda. Fece un gran casino e accese tutte ...
    ... le torce a pile che c’erano. Era ubriaca. Mi saltò addosso e mi mise a pancia in giù. Le implorai di fermarsi, ma inutile il mio culo sapeva già cosa sarebbe successo. Ero con culo rotto, ancora sporco del suo sperma secco di prima mattina. Lei rise. ‘Fai schifo!’ ‘…se potessi lavarmi…almeno..’ mi tirò uno schiaffò. ‘Silenzio!’ ordinò. Poi prese il secchi con il mio piscio e disse: ‘Lavati il culo con quello!’ ‘No, ma!’ feci ma lei mi tirò due schiaffi tremendi in faccia. Mi liberò le mani. Mi dolevano da quanto portavo quelle corde. Cercai di muoverle, roteandole, ma lei mi tirò ancora degli schiaffi in piena facci. ‘Spicciati ho voglia si scoparti!’ disse e mi sbatt&egrave le mani nel catino col mio piscio. Mi liberò anche le gambe per potermi pulire meglio. Ma ero sempre legato al letto. Mi passai la mia urina sulle natiche e sul culo per pulire lo sperma della mattina. Ma lei era irrequieta e mi colpì più volte, ordinandomi di sbrigarmi. ‘Non&egrave abbastanza…’ dissi io. Mi presi altri due ceffoni, uno lo parai con le mani libere, ma quella le tolse e mi colpì più forte. Non mangiavo da giorni ed ero stato abusato da una trans ben due volte in poche ore.
    
    Lei allora si alzò dalla gonna fece uscire il suo cazzone massiccio e pisciò sul mio culo ordinadomi di lavarmi sotto il getto. Io non lo feci subito e mi beccai delle pedate nel corpo, così mi voltai per prendere il getto di urina della trans nel culo e usavo le mani per rimuovere le tracce dello sperma. Lei pisciò ...
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