1. BIKERS’ FENDOM.


    Data: 25/12/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    ... delle massicce sopracciglia disegnate, non naturali, una bocca larga, forse rifatta, rigida, colorata di rosa, la faccia era un cadente, forse aveva sulla cinquantina, capelli alle spalle giallo sporco e nero, occhi scuri, l’aspetto latino.
    
    ‘…non volevo…io…ripagherò…’ lei mi colpì ancora. Il grassone rise forte. La donna portava una gonna corta e le gambe erano tozze. ‘Zitto! Ti ho detto. Non devi parlare!’ mi colpì ancora più forte. L’uomo rise sguaiato. Annaspava, respirava male. Si sedette su un divano scassato.
    
    ‘Ho io una punizione esemplare per i ladri!’ disse lei. E le sue parole mi fecero tremare. La guardai ancora, lei mi colpì con un calcio. Aveva un bel seno a coppa sotto il vestito. Non scopavo dai tempi della comune. Pensai anche quello quando lei parlava. Ma avevo una fifa blù. Quei due potevano essere dei pazzi.
    
    ‘Una bella punizione come dico io…’ fece lei. La sua voce era bassa, da uomo. Il compare rise e tossì forte, sputando in un fazzoletto. Poi si versò del vino e lo passò alla donna dopo aver bevuto. Si misero a bere e parlare fra loro. Io a terra legato. Ogni tanto la donna mi colpiva in testa o al culo. Il pelato tossiva e anzimava, era eccitato. Stronzo. Lei beveva dal vino e mi diceva che ero un ladro, un figlio di puttana e altro. Certe volte mi colpiva in testa. Quando ebbero finito la bottiglia ne aprirono un altra e a metà lei mi venne addosso. ‘Togliamoci questi vestiti e vediamo come stai messo di culo!’ disse.
    
    ‘…no no…ehi cosa ...
    ... fai’.noooo no…’ feci ma inutilmente ero legato e non potevo né scalciare né provare a respingerla. Lei mi tolse i jeans e poi le mutande facendoli scivolare entrambi ai piedi dove ero legato. Ero in sua balia. Era ubriaca e puzzava di vino, ma era forte e decisa. Il pelato rideva sguaiato. Sperai che morisse davanti a noi. Ma non accadde. Lei iniziò a toccarmi il culo e a sculacciarmi.
    
    ‘Sei vergine?’
    
    ‘Eh? Cosa?’
    
    ‘Una domanda semplice, stronzetto: sei vergine?’ mi dette due schiaffi pesanti in faccia facendomi piangere dal dolore, poi mi prese il cazzo e lo strattonò forte facendomi urlare. Mi colpì ancora al culo e in faccia.
    
    RISPONDI! Urlò con una voce roca da uomo.
    
    ”’……………….’.sììììììì’ dissi alla fine.
    
    ‘Ah visto? Che regalino ci ha fatto la sorte?’ disse lei al pelato che rise e tossi.
    
    Mi sculacciò ancora, quindi mi mise a pancia sotto. Mi fece alzare il culo, cercai di divincolarmi, ma lei mi dette due schiaffi in piena guancia mentre mi teneva a terra e mi fece un male cane.
    
    La sentii sputare nel mio buco del culo e poi un dito che mi trapanava.
    
    Urlai.
    
    Lei rise.
    
    Il pelato tossi e rise.
    
    Lei spinse più forte. Urlai di nuovo. Lei penetrò. Trafficò col buco del mio culo con quel dito ridendo come una pazza, ubriaca di vino scadente, mentre il compare soffocava di risate e catarri.
    
    Io urlavo di smetterla e che mi faceva male.
    
    ‘Stattene fermo e zitto! Sei nostro prigioniero!’
    
    cercai di alzarmi e mi presi due colpi allo stomaco che mi ...
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