1. Adattarsi alla collettività


    Data: 24/12/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mancanza era solamente mia, poiché avevo concesso accondiscendendo e autorizzando inconsapevolmente a tutti di decidere e di stabilire per me. Poi all’improvviso la novità, la svolta decisiva, mia madre se n’è andata, mio padre ha perso la ragione, il mio fidanzato l’ho mollato. Il paese proclama già la sentenza, perché se i curiosi e gl’impiccioni non ci mettono il naso si sentono espropriati e spodestati dell’unico potere in loro possesso, per il fatto che l’ho fatto penare e soffrire. Beh, se è così mi dispiace parecchio, so però che lui si sposerà fra sei mesi e sono felice per lui, intanto che io faccio i conti con la mia caparbia e insistente solitudine, che diciamola tutta mi fa anche una grande e sacrosanta compagnia.
    
    Al momento vi presento la brava, efficiente ed esperta ragazza che m’hanno costretto e fatto in definitiva diventare. Io mi sono radicalmente trasformata nella femmina del baco da seta, la farfalla dalle grandi ali che produce un feromone percepibile dal maschio a dieci chilometri di distanza. Attualmente mi vesto in maniera provocante e mai volgare, non devo manifestare né svelare le mie voglie, perlomeno non da subito. Mi piantono soffermandomi nei locali più giusti e più in voga, per realizzare e per occuparmi di nuove conquiste. Ho studiato movenze seducenti e sguardi ammiccanti per attirare l’attenzione e i trionfi arrivano a grandi quantità. Mi è capitato di tutto fra le cosce e sono tornati, sempre.
    
    Anche oggi, facendo ...
    ... scoppiare il mio telefono e la mia casella di posta elettronica di fesserie e di stronzate. “Ex brava ragazza, studiosa, volenterosa, fidanzata, dolce, arrendevole e accomodante cercasi”. Ormai comunico e diffondo unicamente con il corpo e sempre meno con le parole, perché le definizioni “Scopami”, “Leccami”, “Fammi godere”, “Dammelo”, “Infilamelo”, sono imperativi lanciati al vento in un impeto di densa cupidigia e di grassa ingordigia. Non divulgo nessun concetto, niente pareri, non parlo, soffro e provo male nel compierlo.
    
    Le mie amiche, che consumavano la loro prima volta sui motorini, oggi mi vedono come un fenomeno, un prodigio, io aggiungo desolatamente e mestamente da baracconi. Mi lanciano di continuo raffronti, prove e sfide attinenti uomini che ritengono inarrivabili e irraggiungibili. Io vinco sempre, perché il “pene” è una terra conquistabile ed espugnabile con una facilità e con un’immediatezza disarmante. In una notte però ho incontrato inaspettatamente l’amore, sennonché il suo cuore è imprendibile, inattaccabile e solidissimo.
    
    Lui è nondimeno come me: per una carezza barattiamo e traffichiamo il corpo.
    
    “P.S.:”. Ti ringrazio sin da ora Idraulico, per avermi concesso e permesso d’esporre riportando la mia addolorata e tormentata storia vissuta tempo addietro, che include una fetta della mia vita che si rispecchia riproducendosi attraverso i tuoi numerosi, appassionanti e interessanti racconti.
    
    (Firmato da Gertrude).
    
    {Idraulico anno 1999} 
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