1. VUOLE UNA PADRONA OD UNA SCHIAVA? FORSE UN PADRONE?


    Data: 24/12/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiavo od entrambe le cose sempre però in silenzio. E’ come farsi una sega od usare una bambola di gomma, solo più comodo, le dico fingendomi indifferente, quasi sovra pensiero. Qualche volta uso i capelli scomposti per pulirmelo…In qualsiasi momento del giorno o della notte ne abbia voglia e capita con frequenza, se anche dorme, la sveglio toccandola con un piede. Ha imparato rapidamente cosa fare. Gli schiaffi e le botte con il bastone o la spatola sono più convincenti di qualsiasi lungo discorso. Lo sverzino no. E’ un rito troppo lungo in queste occasioni. Capisce al volo ormai ed un attimo ed è sulla schiena a gambe aperte od in ginocchio. Il buco posteriore è sempre più accogliente, sta diventando elastico.
    
    Comincio anche a farle prendere aria. E’ stata questa la grande idea. La incateno al radiatore per qualche ora tutti i giorni in sala, di fianco ha il pitale ed una bottiglia di acqua. Mangia i miei avanzi quando passo da casa… se ho fame io e preparo per me qualche cosa. Beve, ma se ha finita la poca acqua che le lascio, beve solo quando mi ricordo di dargliene altra, e beve a canna. Umiliarla? Neanche la carta igienica o il sapone le do. Quando deve lavarsi si asciuga con la coperta su cui dorme.
    
    Entrarle nel sedere è diventato un classico molto piacevole. E’ stretto ancora però. Ero entrato nel bagno e fatto quello che dovevo. Odori sgradevoli. Non mi fido a tenere la finestra aperta, potrebbe gridare. Ma certo avevo pensato, poso farle prendere aria, far ...
    ... entrare aria nel bagno e…e metterla a tiro del suo PC. Via la poltroncina in sala, lei si stenda se vuole sulla solita coperta sbrindellata ed ormai puzzolente. Lo farò prima di uscire. Il suo PC è al solito posto.
    
    Adesso lei è in bagno, accendo, quando finisce di caricare porto il cursore sul solito punto senza icone in alto a destra e clicco due volte. La solita pas. Ha scritto.
    
    Diario.
    
    Finalmente esco dal suo gabinetto. Per il resto non cambia niente. Per fortuna non sento la mia puzza. Ha detto che devo ‘prendere aria’, che persino le bestie come me vanno accudite per non farle ammalare. Ho sempre fame e spesso sete. Per fortuna fa caldo. No, non è il cibo, l’ acqua e le botte persino a farmi paura ma la sua indifferenza. Non esisto, non sono nessuno. Gli ho disubbidito, ho rifiutato di fargli un pompino. Certo non è il pompino in se ma la ribellione o la disubbidienza ad avergli fatto decidere di trattarmi così. Una bambola di gomma. Quando vuole sfogarsi mi usa come fossi una bambola di gomma. Con un bambola di gomma non si fanno grandi conversazioni. Con questa bambola di gomma ancora meno che con una schiava scema. Lo sento arrivare e mi preparo. Una parola od anche solo un cenno e la bambola si prepara, stesa sulla schiena od inginocchiata a gambe schiuse. Lui da dietro decide e fa. Non una parola, mai o solo quando è indispensabile per quello che io debba fare. Ho perso il conto dei giorni. Non so se mi permetterà di andare a scuola. Non so niente e me ne ...