1. Le avventure del giovane MC – il terzo anno – Beccato cap 4


    Data: 23/12/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: il_romantico, Fonte: RaccontiMilu

    ... esame difficilissimo.”
    
    “Ascolta allora che ne dici di festeggiare stasera? Usciamo a bere qualcosa.” Non volevo scaricarla ma nemmeno continuare a darle false speranze.
    
    “Luci, non so se è il caso…”
    
    “Tranquillo, non ci proverò. Usciamo da amici.” Amici era questa la parola che volevo sentirmi dire. Mi sentii il cuore liberarsi da un grosso peso.
    
    “Allora va bene, alle venti passo a prenderti.”
    
    “Perfetto.”
    
    A cinque minuti alle venti suonai al citofono, sentii la voce di Lucilla che mi diceva di salire perché non era ancora pronta. Come ogni ragazza che si rispetti pensai. Entrato in casa mi ritrovai in Paradiso, o all’Inferno a seconda di come la si voleva vedere. Lucilla e tre sue coinquiline in mutande e reggiseno che vagavano per casa preparandosi e scegliendo i vestiti. Ringraziai il cielo di essermi masturbato prima di uscire di casa.
    
    “È lui il tuo amico gay di cui ci parlavi, Lucilla?” disse una ragazza mora mentre si avvicinava per darmi la mano e presentarsi. Era mora. Troppo mora. O comunque le sue mutandine bianche erano decisamente troppo bianche per quanto fosse mora lei. Mi tornarono in mente i Postalmarket che riceveva mia mamma a casa e con cui mi chiudevo in bagno da ragazzetto. Cercare le more con biancheria chiara era il massimo dell’erotismo che mi potevo permettere a quell’età. Ringraziai nuovamente il cielo per la sega pre-uscita. Appena salutate le coinquiline sempre sforzandomi di non guardarle in maniera equivoca Lucilla mi portò in ...
    ... camera sua dove si mise a scegliere cosa indossare.
    
    “Non sei arrabbiato vero?” mi chiese appena chiusa la porta.
    
    “Per cosa?” chiesi dubbioso.
    
    “Per aver detto alle mie coinquiline che sei gay. Non mi avevi detto se era una cosa che hai già detto ma dato che mi sembravi decisamente tranquillo ho pensato non ci fossero problemi.”
    
    “Nessuno Lucilla, tranquilla ormai la cosa non mi imbarazza più.” Certo non mi imbarazzava dato che non lo ero, ma lo fossi stato avrei provato imbarazzo o preoccupazione che altri lo sapessero? Certo che tutti sapessero che ero eterosessuale non mi faceva effetto, ma è facile essere eterosessuali in un mondo in cui è la norma. Probabilmente anche solo accettare la propria omosessualità non era così banale. Mentre riflettevo su cosa avrei provato ad ammettere la mia sessualità Lucilla si tolse il reggiseno, si accarezzò i capezzoli inturgidendoli e si mise una magliettina aderente che li metteva fin troppo in risalto. Non fossi stato paralizzato da quanto visto avrei esclamato un eccheccazzo fin troppo rivelatore.
    
    “Sono pronta, usciamo?” Mi alzai ancora frastornato dalla sedia su cui stavo seduto, lei si avvicinò e mi appoggiò la mano sul pacco. “Allora non ti faccio davvero nessun effetto” disse in un tono misto di sfida e delusione. Ringrazi per la terza volta l’intensa sessione di autoerotismo che avevo avuto nel pomeriggio. “Infatti” esclamai con un tono di voce che mi sforzai di lasciare immutato.
    
    “Allora ho una sorpresa per te” ...
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