1. Serena la Tettona parte 3


    Data: 20/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: GiovaOrt, Fonte: EroticiRacconti

    Cominciai a sudare freddo.
    
    Cosa voleva? La tentazione di fare finta di non esserci era forte, ma alla fine le mie mani si mossero da sole e aprii il portone. In pochi secondi vidi la porta aprirsi e Jacopo, il bastardo che da mesi ormai si divertiva con la mia ragazza, entrò in casa. Vedendomi, sorrise maligno e mi salutò: "Ciao cornutello! Piaciuti i regalini?"
    
    Avrei dovuto picchiarlo, intimargli di non toccare più Serena e cacciarlo a calci nel culo, ma rimasi zitto e immobile.
    
    E come potevo fare altrimenti? Avevo accettato i video che mi aveva mandato e, seppure lui non poteva saperlo, li avevo anche usati per masturbazioni lunghe e ripetute. Il suono del citofono aveva anche interrotto l'ennesima sega guardando quei video.
    
    Jacopo, come se si trovasse a casa sua, andò in cucina e si versò dell'acqua.
    
    "Fa caldo oggi, eh?" disse.
    
    Vedendo che mi ostinavo a non parlare, continuò: "Eh sì, talmente caldo che Serena stamattina è andata all'università con una scollatura pazzesca. E una gonnellina che mamma mia."
    
    Al sentirgli pronunciare il nome della mia ragazza mi si gelò il sangue.
    
    Trovai finalmente la voce
    
    "Come lo sai?"
    
    Il porco rise: "Bèh, prima di andare ha fatto un salto da me. Purtroppo non sono riuscito a farci niente, ma recupererò"
    
    Incredibilmente, a queste parole cominciai ad eccitarmi. Non riuscivo a fare a meno di pensare ai video e le parole di Jacopo fomentavano la mia immaginazione.
    
    Il grassone mi guardò: "È dura avere quel ben ...
    ... di Dio di tettone davanti ogni giorno e non poterle toccare, eh?"
    
    Sbiancai. Era stato davvero un suo ordine. "Perché?" chiesi.
    
    "Perché posso. Volevo farti capire chiaramente che ho completo potere su Serena. Lei sta ancora con te e fa sesso con te perché è quello che voglio io. Altrimenti ti avrebbe già mollato. Ma che gusto ci sarebbe?" scoppiò a ridere.
    
    "Comunque se non le hai detto nulla dei video vuol dire che sta bene anche a te. Ti piace essere cornuto. Quindi ho deciso di alzare un po' la posta: niente più tettone per il cornutello."
    
    Ero immobilizzato, impotente. Jacopo aveva ragione su tutto.
    
    Vergognandomi come un cane, lo supplicai: "Ti prego, dille di lasciarmi toccare le sue tette. Puoi fare quello che vuoi con lei ma lasciami godere di quelle tette"
    
    "Ma io già faccio quello che voglio. E lei è pazza del mio cazzone. Tuttavia ho un cuore buono" -sogghignò- "e sono venuto qui per offrirti esattamente ciò che chiedi. Ad un prezzo, ovviamente."
    
    Stavo per domandare cosa volesse, quando sentì la porta aprirsi.
    
    Serena entrò in tutta la sua bellezza, la scollatura che metteva in risalto l'enorme e saltellante seno.
    
    Ci vide e sorrise. "Ecco i due migliori amici!"
    
    Senza degnarmi di uno sguardo, mi sorpassò e baciò Jacopo, un lungo bacio che mi causò un'enorme erezione.
    
    Una volta staccata, mi guardò.
    
    "Jacopo mi ha detto tutto. Ti ha mandato i nostri video e tu non hai detto nulla? Se prima provavo un minimo di colpa, adesso proprio zero! E ...
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