1. L'incidente


    Data: 19/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Elisic, Fonte: Annunci69

    ... vie legali. Decisero che sarebbero andati all’autofficina.
    
    Passò le notti seguenti tormentate da sonni agitati e sogni che la lasciavano senza respiro. Sognò ripetutamente che l’uomo su quella strada deserta la sbatteva sul cofano della macchina e la prendeva con forza bruta. Le situazioni erano differenti ma il risultato sempre lo stesso, una volta la piegava sul cofano e la prendeva da dietro. Un’altra volta la sdraiava supina sul cofano e la prendeva guardandola negli occhi. Si svegliava ogni mattina stanca, agitata e vergognosamente bagnata. Arrivò finalmente il sabato mattina, il marito le propose di accompagnarla ma lei disse che se la sarebbe cavata da sola, poi non lontano dall’officina c’era un centro commerciale per cui avrebbe lasciato la macchina presso l’officina e avrebbe passato il tempo girando per i negozi. Il marito non insistette più di tanto.
    
    Lei si preparò, senza neanche sapere il perché scelse un abbigliamento forse un po' troppo provocante. Era bassina ma molto formosa, indossò una gonna corta delle autoreggenti e una camicetta bianca forse un po’ troppo stretta, sembrava che il seno le stesse per esplodere.
    
    Quando arrivò in officina restò sorpresa, si aspettava un tugurio invece ero un’officina moderna, luminosa e dava un’idea di nuovo e pulito. Accanto all’ingresso c’era l’uomo dell’incidente con accanto un altro che sembrava il suo gemello in tuta da meccanico.
    
    Quando lei lo vide le tornarono in mente le sensazioni di quel giorno e i ...
    ... sogni delle notti successive, le tremavano le gambe e sentiva tutta un’agitazione dentro.
    
    L’accolsero con gentilezza e lei disse che avrebbe lasciato la macchina e si sarebbe recata al vicino centro commerciale. Il fratello meccanico la dissuase: “non ci vorrà molto può aspettare al piano di sopra nella sala di attesa per i clienti e prendere un caffè in un paio d’ore dovremmo fare, inoltre anche se il centro commerciale non è lontano, non è una bella zona e per una donna da sola è pericoloso andare in giro”. Detto questo si rivolse al fratello “fai tu gli onori di casa mentre io comincio a smontare lo specchietto”. I due salirono al piano di sopra l’uomo stava dietro di lei e anche se non l’aveva neanche sfiorata lei si sentiva perforata dallo sguardo di quell’uomo. L’ambiente era accogliente, una grande sala con delle poltrone, un divano e una grande vetrata sull’officina. Lui la fece accomodare sul divano e andò a preparare il caffè.
    
    Quando si sedette sul divano la gonna si era alzata un po’ più del dovuto e l’uomo non le aveva staccato gli occhi di dosso per un solo istante, si sentiva in imbarazzo un po’ perché era troppo esposta, un po’ perché pensava lui le potesse leggere nella mente tutti pensieri e i sogni che aveva fatto. Lei si aspettava il caffè della macchinetta e invece l’uomo arrivò con un vassoio con delle tazze di porcellana, bevve il caffè tutto d’un fiato ma si rese troppo tardi che era un caffè corretto, lei non reggeva assolutamente l’alcol e anche ...