1. Aspettavo


    Data: 18/12/2020, Categorie: Sentimentali Autore: masterlucio, Fonte: EroticiRacconti

    ... chiacchierare.
    
    Gli chiesi abiti lontano? Disse no solo un paio di isolati più avanti, la mia curiosità mi stava prendendo e dissi, marito, amante, fidanzato, rise di nuovo e mi rispose che al momento era libera come l’aria, non aveva nessun legame con nessuno, era finita in malo modo l’ultima sua storia, non commentai, lei sorridendo mi fece la stessa domanda, al quel punto sorrisi anche io e dissi io sono libero tanto libero che vivo solo senza nessuno.
    
    Nel corso della passeggiata passammo per una gelateria gli offrii il gelato e lentamente mentre lo gustava continuavamo a passeggiare.
    
    Mentre camminavamo la guardavo, mangiava il gelato dando delle leccate da sotto a sopra che mi stavano eccitando, lo gustava leccando, infine quando si rimpicciolì lo infilò in bocca a come una attributo maschile lo faceva uscire e entrare, cercavo di non pensare a quel gesto ma non ne potevo fare a meno e lentamente l’amico tra le gambe cominciò a voler uscire ingrossandosi sempre più.
    
    Per la prima volta nella mia vita mi sentivo a disagio e non volevo fare la figura che se mi vedeva il pacco si accorgesse di quello che stava succedendomi, io che ero sempre deciso con le femmine non abbassavo mai gli occhi ed ero quasi sempre autoritario, ma questa volta cosa mi succedeva?
    
    Piano piano senza accorgercene arrivammo a casa sua, mi guardò e mi disse “sono arrivata a casa” risposi bene, a che piano abiti, sorrise e disse vivo con i miei genitori da quando mi sono lasciata, ok e ...
    ... quando ci rivediamo risposi, ti telefono se ti fa piacere, così gli detti il numero del mio cellulare, lei non volle dare il suo ma disse che mi avrebbe chiamato ok risposi e come sconfitto mi incamminai verso casa mia.
    
    Passarono almeno due ore che squillò il cellulare,.
    
    D- pronto chi è?
    
    L-sono Luciana che fai di bello?
    
    D- niente sono stato appena mollato da una femmina bellissima e adesso sono rimasto solo
    
    L- ah ah non ti ho mollato ci vediamo più tardi?
    
    D- dove? Da te?
    
    L- si ti aspetto alle 18
    
    Erano le sedici, mi cominciò una tachicardia non riuscivo a connettere, ma che mi succedeva, mai successo con le femmine, le due ore che mi separavo dall’appuntamento mi sembravano lontanissime mi gettai sotto la doccia la feci tiepida per svegliarmi, mi depilai come facevo sempre, scelsi un vestito pantaloni grigi e giacca blu notte sotto una camicia nera aperta sul petto, e mi incamminai andai nel garage presi l’auto, una ford mustang di colore amaranto con due strisce bianche dal cofano allo sportellone posteriore, misi in moto e piano mi avviai era ancora presto mancavano ancora 25 minuti, la strada non era tanta.
    
    Arrivai sotto casa sua parcheggiai e aspettai con calma, non fumavo ma in quel momento desideravo una sigaretta per rilassarmi un po’.
    
    Uscì dal portone era bellissima aveva un vestito a maniche lunghe color rosa stretto sulle mammelle e piano si allargava alla base diventando svasato, sopra aveva uno scialle, si avvicinò e aprì lo sportello, ...