1. Un giorno di fine primavera


    Data: 17/12/2020, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... presenta al mio sfintere. Stringo i denti.
    
    ‘Spingi. Mettici più forza. Vedrai che ce la farai.’
    
    La spinta si fa più consistente. Lo sfintere sotto la spinta del glande sta cedendo. Il dolore &egrave irresistibile. Grido. Il buco cede. Lo sparviero scivola nel mio intestino retto senza trovare alcuno ostacolo. Arriva fin in fondo. Il suo pube &egrave contro il mio sfintere. Il suo cazzo &egrave completamente affondato nel mio buco del culo. I miei muscoli anali si stringono intorno al corpo del favoloso cazzo di mio figlio. Sto ancora riprendendomi che lui stende il suo torace sulla mia schiena. Circonda il mio torace con le sue braccia e mi afferra le zizze schiacciandole contro il mio stesso petto. Poi la sua bocca &egrave vicina ad un mio orecchio. Mi mette la lingua nell’orecchio e me la fotte. Miagolo. Giro la testa verso il suo viso.
    
    ‘Baciami.’
    
    Mi pianta la lingua in bocca e me la frulla e mentre lo fa indietreggia con il suo bacino. Sento il cazzo uscire dal mio culo e prima che esca del tutto lo sento nuovamente entrare. Sta per chiavarmi nel buco del culo. Il dolore si fa lancinante. Urlo. Lui non si ferma; continua a spingere.
    
    ‘Mamma mi dispiace, ma non posso fare altrimenti. Devo farti male. Vedrai che le prossime volte ti ci abituerai e non sentirai più dolore.’
    
    ‘Tu non pensarci. Fai quello che va fatto. Trivellami il culo ed allarga il pozzo. Me lo devi sfondare. Solo così non sentirò più dolore quando ti verrà la voglia di ...
    ... incularmi.’
    
    ‘Mamma, la prossima volta niente clisteri. Non mi importa se non sei pulita.’
    
    ‘D’accordo; tu però metterai il preservativo senza il quale non ti farò entrare nella mia porta posteriore. Niente preservativo niente culo. Ora datti da fare. Metti in funzione il trapano e sfondami. Mi devi trivellare il culo come se dovessi scavare un pozzo.’
    
    &egrave tale il suo desiderio di incularmi che gli bastano pochi, forti e potenti, colpi per raggiungere il fondo del pozzo. Sento il suo pube contro i miei glutei e il suo scroto sbattere contro la mia micina. Poi arriva la calma. Un secondo di attesa e un lungo e potente fiotto di caldo sperma inonda il mio budello. Mio figlio sta godendo e sta riempiendo il mio culo col suo liquido seminale. &egrave fatta. Non sono più vergine nemmeno analmente. Lentamente sento il cazzo perdere la sua consistenza. Lui mi libera dall’abbraccio e libera il mio culo.
    
    ‘Adesso ci facciamo una bella e calda doccia e poi ci ritiriamo in camera da letto e riprendiamo il discorso dal punto in cui lo hai lasciato.’
    
    ‘Mamma, va bene la doccia ma in quanto al resto non credo di farcela; mi sento svuotato.’
    
    ‘Prima pranziamo poi ci penserò io a fartelo ritornare in forza. Quello che mi hai fatto &egrave stato un assaggio. Il bello &egrave il seguito.’
    
    Trascorriamo il resto del pomeriggio e l’intera notte ad amarci. Mio figlio si dimostra di essere un valente fantino. Mi cavalca con maestria e riempie il mio corpo della sua forza davanti e dietro. 
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