1. Silvia 38 anni si scopre… desiderata…


    Data: 12/12/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: nik, Fonte: RaccontiMilu

    ... normalmente, come se la sera precedente non fosse successo nulla.
    
    Mentre cenavamo lo guardai e con un tono severo gli dissi
    
    ‘dovremmo vergognarci!’
    
    ‘Abbiamo giocato, ci siamo divertiti! Certo che se ti ho infastidito ti chiedo scusa… Non volevo…’
    
    ‘Ma noooo… noooo…’ non sapevo cosa rispondere. Per lui era stato un gioco e forse avrei dovuto viverlo anche io così.
    
    ‘Sai, io sono molto timido… Avere una donna capace come te che mi permette giocare con il suo corpo è una grande cosa! Ti prego non dire niente a mio padre!’
    
    Le sue parole erano strane, non lo conoscevo sotto questo aspetto. Involontariamente mi stava caricando con un tale coraggio e autostima che non avevo mai provato. Mi stavo rendendo conto che avrei potuto fargli soddisfare ogni mio desiderio, poteva essere il mio giocattolo erotico, potevo non accontentarmi più di un freddo vibratore. Davide avrebbe potuto diventare il mio schiavo.
    
    A tratti provavo vergogna per i miei pensieri, una quarantenne che sottomette un ragazzo di neanche vent’anni ma ero decisa ad andare avanti.
    
    Quella sera poco dopo che io andai a letto sentii Davide che stava facendo altrettanto. Le nostre camere erano quasi affacciate l’una all’altra. Aspettai dieci o quindici minuti che si sistemasse e, prima che spegnesse la lampada che aveva a fianco del letto, entrai i camera sua. Indossavo una camicia da notte molto corta.
    
    Davide era sul letto, aveva una maglietta e le mutandine. Mi misi a sedere al suo fianco, lo ...
    ... fissai con sguardo severo.
    
    ‘Togliti le mutandine!’ gli ordinai. ‘Vuoi farti una sega come tutte le sere!?’
    
    Senza dire nulla ma con un espressione di paura si sfilò le mutande. Il suo bel cazzo non era completamente a riposo, non potevo fare a meno di fissarlo, lungo, tondo, poggiava sui peli e si allungava fino sotto l’ombelico. Sembrava pulsasse, allungai la mano e lo afferrai.
    
    ‘Questa sera ti faccio una sega!’
    
    Davide allungò una mano come per accarezzarmi il seno, mollai il pene e afferrai la sua mano con violenza.
    
    ‘Tu stai fermo, ti muovi quando lo dico io!’
    
    Ripresi il in mano il pene, dopo pochi movimenti del braccio era diventato duro e grande che non riuscivo a trattenermi dal salire a cavallo e farmi penetrare.
    
    Continuai con la sega mentre lo fissavo negli occhi, stava godendo e non riusciva a trattenere i gemiti del piacere. Continuavo a ritmo lento, avevo imparato che lo schizzo è direttamente proporzionale al tempo che ci si impegna ad agitare il pene e poi volevo fare durare quel momento il più a lungo possibile.
    
    ‘Silviaaaa…. Silviaaaaa…. Daiiii…. Daiiii….’
    
    Stava venendo, aumentai leggermente il ritmo, un improvviso schizzo di sborra arrivò a sfiorargli le labbra. Continuavo a lavorare quel magnifico cazzo che sembrava non volere più smettere di eruttare sborra, Davide aveva la pancia il torace coperti del suo seme, con la mano che non era impegnata dal suo cazzo gli massaggiai la sborra poi la portai alla bocca e gli passai sul palmo la ...
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