1. Una volta sola


    Data: 12/12/2020, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... immaginavo invece le conseguenze che quel nostro incontro avrebbero causato. Pensavo solo all’eccitazione del momento.
    
    Quando entrai nel suo ufficio, mi venne incontro sorridendo. Senza neanche baciarmi mi fece piegare sulla scrivania, mi sollevò la gonna e mi abbassò gli slip. Sentii il rumore della cerniera dei suoi pantaloni che si apriva e il suo membro che entrava dentro di me. Senza una parola. Fu in quel momento, piegata sulla sua scrivania mentre lui ansimando cercava il suo piacere che mi resi conto dell’enormità del mio sbaglio. Non avevo nemmeno capito se avesse messo un preservativo. L’odore del suo sudore (acidulo, come di pesce, diverso dal nostro) riempiva l’ufficio. Dopo un paio di minuti venne. Io non avevo provato niente.
    
    Amore zero, come c’era da aspettarsi, ma nemmeno niente affetto, niente simpatia, niente intimità. Niente a che vedere con ciò che c’era tra noi due. Solo sesso crudo e volgare e nemmeno di buona qualità. Il suo pene era più piccolo del tuo e a mala pena lo sentivo. Quando finì, lo tirò fuori e mi disse: “Gracias”. Non lo potevo credere. Avevo rischiato di rovinare per sempre il mio matrimonio per questo pagliaccio e per i suoi muscoli? Quando mi ritrovai da sola in macchina fuori dalla palestra piansi per la rabbia, l’umiliazione, il rimorso, la paura.
    
    La sera, a casa, ho cercato di ottenere da te un permesso “a posteriori”, o almeno che tu provassi con un’altra donna in modo da andare a pari e non farmi sentire così in colpa. ...
    ... Ma tu non ne hai voluto sapere. Mi hai propinato quel discorso sull’amore e sulla felicità matrimoniale che mi ha fatto piangere. Certo non avevo nessuna intenzione di tradirti con altri dopo quell’esperienza disastrosa.
    
    Dopo che sottolineasti il fatto che avresti potuto lasciarmi se avessi insistito su quell’argomento, avevo deciso di non dirti nulla, di dimenticare quanto era successo e di seppellire quella vergogna in qualche angolo remoto della mia mente.
    
    Poi ho scoperto di essere incinta! Ho dovuto dirtelo, non ho avuto scelta. Da un lato non potrei abortire nel caso che tu fossi il padre e dall’altro, in caso contrario, non potrei mai far passare il bambino per tuo: Victor &egrave molto scuro di pelle e ha tratti somatici da indio. Se il bambino sarà suo si capirà immediatamente.
    
    Non mi resta che mettere il mio destino nelle tue mani, ricordando che ti amerò sempre e sperando che un giorno potrai perdonarmi. Io sarò sempre qui ad aspettarti.
    
    Tua moglie per sempre.
    
    Gabriella.
    
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    Per i successivi sette mesi la vita continuò sugli stessi binari.
    
    Stavo da solo, vedevo i bambini di tanto in tanto, passavo un assegno di mantenimento a Gabriella, che però non era sufficiente, così cercò lavoretti da baby sitter per arrotondare.
    
    Era come vivere in una nube nera d’infelicità e solitudine.
    
    Quando fu il tempo del parto, io non ci andai. Lasciai che fossero i suoi genitori a occuparsene all’ospedale di ...
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