1. Perversioni famigliari


    Data: 11/12/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    ... imbarazzo e, dopo averle mandato un bacio con le dita, spensi la webcam e solo allora affondai sulla sedia e mi portai le mani in faccia a mo di schiaffo. Ero paonazzo in viso e mi chiesi e richiesi che cazzata avessi mai fatto.
    
    Mi infilai sotto le coperte ma non riuscii a prendere sonno, mi diedi del pazzo e dello stupido di continuo, temetti di averla persa; di aver perso la donna che più desideravo (e che avevo sempre desiderato) al mondo; di vedermi tolta l’amicizia da Facebook, bloccato dal suo contatto Whatsapp e trattato con freddezza e distacco totale ogni qualvolta ci fossimo venuti a trovare nello stesso posto.
    
    Intorno alle tre invece mi arrivò un suo messaggio sul cellulare, senza testo ma con una foto: il primo piano di una fica, la sua, riconobbi gli anelli nelle dita che frugavano le labbra gonfie. Se prima non ero riuscito a dormire per la vergogna dopo non riuscii per l’euforia e l’eccitazione, avevo la testa bombardata da mille scenari; immaginavo quante e quali pieghe avrebbe preso quella situazione.
    
    Da allora i contatti con mia zia oltre a restare intensi e regolari si arricchirono anche delle più sfrenate fantasie erotiche che ci confidavamo e, soprattutto, delle trasgressive visioni che ci regalavamo.
    
    Per mesi ci siamo dati appuntamento sulle chat e, chiusi a chiave nelle nostre camere, ci siamo spogliati e masturbati senza nessuna vergogna né alcun ritegno. Zia Margherita finì poi per lasciarmi senza parole tanto era diventata impudica e ...
    ... disinibita. Passò dall’usare le dita per masturbarsi all’infilarsi nella fica oggetti di forma allungata; usò banane e cetrioli, altre volte addirittura un telecomando e un vecchio Nokia di quelli spessi e col bordo arrotondato, finché una sera si presentò davanti alla webcam mostrando, sorridente e sorniona, un cazzo di gomma color ebano lungo -me lo disse fiera e compiaciuta- 25 centimetri! Quel pomeriggio, nel periodo di tempo compreso tra la fine della seduta in palestra e l’uscita da scuola dei figli, si spostò di 35 km per andare in una grossa città e comprarselo al Sexy Shop, dicendomi che passò poi tutta la giornata col pensiero fisso su quel coso, e impaziente di farmelo vedere.
    
    CONTINUA
    
    per commenti: pensieriosceni@yahoo.it E così arrivò quel luglio di tre anni fa ed io e la mia cara dolce zia finalmente vivemmo in pieno tutto quello che per mesi teorizzammo in chat.
    
    Appena scesa dal treno ci salutammo con il classico bacio fra parenti, così come feci con zio, ma poi, dopo il pranzo nel casolare di nonno, zia sgattaiolò nella cameretta dove mi ero ritirato per leggere un po’ e mi fece un gran pompino.
    
    Francamente pensavo che trovasse più difficoltà nel mantenere anche dal vivo gli atteggiamenti perversi e trasgressivi impersonati a distanza, invece non mostrò nessun imbarazzo né disagio, entrò con passo felpato, mentre chiudeva la porta spingendola con la schiena mi fece un sorriso complice e malizioso e poi mi si inginocchiò davanti liberandomi il cazzo dai ...
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