1. Un matrimonio e vecchi e nuovi tradimenti.


    Data: 10/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... la sua respirazione diventa rumorosa, emette con forza il fiato quando si abbassa con tutta la sua forza sulla mia verga, si… il rapporto ora è diventato doloroso, il suo buco stretto, i suoi movimenti frenetici!
    
    E’ come se mi stesse violentando!!
    
    Sto sperando che venga presto, che si tolga o che mi dia sollievo, io non riesco a venire nonostante la verga abbia la consistenza di un ramo d’albero, lei continua… ancora e ancora, si strofina forte il clitoride poi si inarca, freme… e urla il suo piacere, mi trovo a sperare che nelle camere vicine gli ospiti siano profondamente addormentati, altrimenti domani sai i reclami!
    
    Si ferma, completamente esausta con la verga completamente inserita, poi a fatica si alza, mi libera, si distende sul letto.
    
    -Non sei venuto…-
    
    Mi tasto con prudenza, non ho alcuna voglia di continuare.
    
    -No… ma è stato magnifico lo stesso…-.
    
    -Sono esausta, mi è venuto un sonno… lasciami dormire…-.
    
    Si gira dall’altra parte mostrandomi la schiena e in attimo si addormenta, almeno a sentire il suo respiro.
    
    Mi alzo e vado in bagno, il cazzo è ancora eretto, lo immergo nell’acqua fredda e sospiro di sollievo.
    
    Lo esamino, lentamente si ritira, ricopro il glande con la pelle del prepuzio, mi asciugo e torno a letto.
    
    Ormai dormo raramente con una donna, vivo felicemente da single.
    
    Mi sveglio, dove sono?
    
    Si, ok, torno nel mondo dei vivi, la guardo, perdiana se è bella!
    
    E’ ancora distesa sul fianco dandomi la schiena, apprezzo ...
    ... la curva sinuosa del suo fianco, le gambe leggermente aperte fanno intravedere la fica.
    
    Mi tenta, vinco la tentazione e vado in bagno, doccia, barba e tutta la routine necessaria, torno in camera e lei dorme ancora, sarebbe ora… in silenzio mi vesto per il matrimonio, sono pronto, la scuoto leggermente.
    
    Si lamenta, ha sonno, protesta.
    
    -Claudia… devi prepararti, io scendo, ti aspetto per la colazione…-.
    
    Un mormorio d’assenso ma si gira dall’altra.
    
    Caffè, sigaretta, giornale.
    
    Aspetto, che altro puoi fare con una donna?
    
    Scende un'ora più tardi, sono le undici passate ormai, accidenti a lei! E’ splendida! E io mi sento uno straccio!
    
    Mi raggiunge al tavolo e ordina la colazione e mangia! Quanto mangia!
    
    -Che fame!-
    
    -E come ho dormito bene, potevano portarmi via che non mi sarei svegliata-.
    
    Mi guarda.
    
    -Tu non hai un bellissimo aspetto, cosa hai combinato stanotte?-
    
    Se la ride di gusto.
    
    Taxi in chiesa, la cerimonia, il pranzo e tutto quello che segue, la rivedo a tratti, quando tutto quanto termina è mezzanotte, un amico si offre di ricondurci all’albergo.
    
    Saliamo in stanza, lei toglie ogni possibilità di equivoco, si toglie e butta gli abiti in giro mentre si sposta per la stanza, scarpe, giacchino, gonna, top, calze, slip e reggiseno, poi entra in bagno.
    
    -Faccio presto, tu aspettami a letto…-
    
    Il suo “faccio presto” dura la bellezza di mezz’ora! Faccio tempo a spogliarmi, entrare a letto e potrei, volendo, fare un paio di cruciverba, ...