1. In Salento,d’estate


    Data: 08/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Stripper, Fonte: EroticiRacconti

    ... La leccai ancora,ed ancora. Poi le infilai un dito dentro, e lentamente cominciai a sfregarla,anche fuori. Mi accarezzava i capelli,e gemeva,rilassata. Continuai fino a quando non sentimmo la prepotente voglia di unirci. Mi alzai, scendendomi il costume davanti a lei, con un gesto rapido e deciso,fino ai piedi. Ammiro’ il mio corpo nudo, soffermandosi avida sul mio sesso. Tapparelle abbassate, fuori,silenzio. Caldo. Le chiesi di tenere i tacchi ai piedi,mi faceva impazzire, aveva delle gambe fantastiche,definite. Con una leggera spinta sulle spalle la feci stendere completamente, montai su di lei, e lo spinsi dentro. I nostri movimenti erano precisi, le mie bordate forti e profonde. A piedi uniti,con le gambe leggermente divaricate ma tese, la penetrai per dominarla completamente. Gemeva, e si bagnava. Ero eccitatissimo. Dopo il missionario, lei si mise sopra di me, con la schiena sudata, sinuosa, alta,i tacchi .... Continuava a ripetermi che avevo un gran fisico ..... stavamo scoppiando di sudore e piacere,e ci regalammo un rapporto anale sotto la doccia, fredda, tra le urla di piacere e desiderio. La sfondai, per poi ringraziarmi con un fantastico pompino, che ci ricondusse nuovamente sul letto per una pecorina da lasciare senza forze ...... che scopata! Venni sul suo seno, grande ed eccitato,e le regalai qualche goccia anche sulle labbra.
    
    Carichi di adrenalina ancora, ci mettemmo a parlare ed a scherzare. Champagne nei bicchieri per festeggiare ..... non dicemmo nulla ...
    ... delle nostre vite, niente in particolare ..... parlammo delle nostre professioni,dell’estate, prendendola sul ridere,non chiesi nulla ne’ del marito e ne’ della figlia. Quando le dissi che ero un ingegnere affermato , mi fece i complimenti, “se riesci nella professione così come scopi....”
    
    Fu a quel punto che le raccontai che durante il periodo universitario facevo lo spogliarellista nei locali di Roma. Stripper in feste e addii al nubilato. S’infiammo’ di brutto. Era una sua fantasia da sempre, scopare a pagamento o nei locali, con uno spogliarellista. Mi sego’, fino a farmi tornare eretto. Poi le chiesi un pompino, allucinante,era tarantolata. Mi chiedeva di spingere sempre più a fondo, mi chiedeva di nuovo di sfondarla. Non mi tirai indietro affatto, e spinsi tutta la mia dotazione dentro di lei,con colpi via via sempre più duri. Urlava, urlava di brutto. Avevo capito. Cominciai ad insultarla, sempre più, sempre più,e sempre più volgarmente. Mi fece un altro pompino galattico, poi un 69 che concluse il rapporto con una caldissima sborrata. Che roba,alla faccia dell’avvocatessa ... !
    
    Si erano fatto tardi,e i suoi stavano per rientrare dalla gita. Si rivesti’, mi baciò’, e si chiuse la porta dietro. Sentii solo la porta,ed il rumore piatto dei tacchi. Francesca, che roba ......
    
    Il suo sguardo aveva qualcosa ancora di vorace.
    
    E la mattina che partii non potetti che ripensare a tutto quel piacere,quegli orgasmi.
    
    Incrociai il suo sguardo sulle scale con il marito. ...