...mi siede accanto il diavolo - Racconti Erotici

...mi siede accanto il diavolo

... destra, gli lascio solo l'omissione di soccorso".

Sgrano gli occhi e faccio mente locale delle violazioni e circostanze del sinistro che vede coinvolti i due ragazzi: l'alta velocità su una strada con un limite di velocità massimo di 40. L'ape ben visibile perché era una di quelle che vendono granite e hanno le lucine addobbate a mo' natalizie. Possesso di cannabis.

Che gli era preso allo squalo? Che? Aveva un tumore in fase terminale forse? Bel modo del cazzo di fare penitenza; sulla pelle di un povero venditore ambulante di acqua, ghiaccio e limone.

Vediamo dove vuole arrivare a parare.

"Capisci? Ti faccio fare bella figura con i tuoi capi. Non si sa mai che ti venga fuori il carattere di uno deciso e caparbio".

Lo squalo, poco dopo, si voltò furtivamente indietro a notare la figura femminile della moglie in lontananza, si rigira e chiede allo sbarbatello che ha davanti di accettate un invito.

"Senti questo è l'indirizzo di casa mia, mica una casupola per morti di fame, una cosa fatta ad arte.... comunque passa a trovarmi sabato sera, e giusto perché sono, piuttosto, amico di tuo zio, voglio darti dritte e non farti sfigurare in generale. Mangiamo qualcosa e beviamo vino d'annata, mica cazzi. Abbiamo ancora tempo per la prossima udienza, quindi propongo di rilassarci un pochetto. Eh? Va bene?"

Annuisco timidamente, poi decido con un: "Affare fatto!" "Bene!". Ci stringiamo la mano e lo squalo mi volta le spalle e si incammina dove prima aveva rivolto ...

... lo sguardo. Rimango fermo a guardarlo andare via, mi domando cosa fosse appena successo.

Il giorno conclamato, arrivo alla magione o tana... quello che è, dello squalo. Una villa indipendente dallo stile sorprendente.

Dall’esterno la villa appare moderna e compatta. Le facciate alternano il colore bianco a una tinta che tende al rosato, ma non mancano elementi grigi e color panna.

Ci sono venuto in Smart. Tanto avrei già sfigurato, comunque, considerando il parcheggio auto adiacente alla villa.

Butto l'occhio sulle grosse berline e SUV, e in quel mucchio mi parve di riconoscere la Jaguar XE dello zio. "Ma che cazz...ma che è una imboscata?" Titubante e sconcertato con il cuore galoppante mi incammino all'entrata la quale era presidiata da un bengalese atticchito di tutto punto. Non c'è borghese che non tenga la servitù allogena. Entro in quel che sembra la casa di un boss della droga. Una sinuosa scala mi porta ai piani superiori, i quali sono di forma circolare; vista da sopra adesso sembra un centro commerciale chic.

Una porta viene spalancata ed escono lo squalo in persona accompagnato dalla moglie... elegantemente altezzosa, snob.

Vedere lo squalo fuori dalla vasca...ehm... dall'aula di tribunale mi appariva quasi umano. Quando lo vedo avvicinarsi ho l'illusione che stia ghignando; ma è un mezzo sorriso. Mi stringe la mano, mi presenta la moglie, che non si lascia sfuggire un frase da scherno: "Il sarto gli ha dato buca?" "Ehm...io... è il vestito che ...