1. Passione ed Ossessione - 2°parte


    Data: 26/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Istanbul, Fonte: EroticiRacconti

    ... toccarmi. Ma perché? Che mi stava succedendo?
    
    “… e poi le chiesi di non sposarsi. Le stavo consegnando il mio cuore, ma invano. Un mese dopo, come da programma, Giulia si sposò con lui” aveva il volto cupo e lo sguardo basso.
    
    “Ricordo che piansi parecchio. Due giorni, tre, forse di più. Non avevo mai provato una cosa simile” disse infine. Capii che aveva terminato la sua storia.
    
    Mi fece tenerezza. Era sicuramente una ragazza tosta, decisa, sicura di sé, o almeno così credevo di aver percepito, ma in quel momento stava mostrando il suo lato debole, la parte più vulnerabile.
    
    Non so perché lo feci. Forse l’impeto del momento, forse il gin-tonic mi aveva un pochino disinibito.
    
    Mi avvicinai e le diedi un bacio sulla guancia, sorridendole. Mi staccai, ma le rimasi vicino. Il mio sguardo incontrò il suo. Eravamo vicine, sospese in un limbo di emozioni. Fu come se fossimo completamente isolate. Il continuo vociferare delle persone, lo sguazzare in acqua dei bambini, il chiacchiericcio, non c’erano più. Mi parve di udire solamente le mie pulsazioni accelerate, il rumore del mio non respiro. Stavo trattenendo il fiato. Un formicolio alla pancia mi pervase. Ci trovavamo in quel secondo precedente, denso di indecisione. Interminabile, misterioso, appassionante. Ma terminò, permettendo un incontro tra le nostre labbra. Ci demmo un bacio. Non so quanto durò. Sicuramente finché la mia parte razionale ebbe la meglio. Mi staccai improvvisamente, imbarazzata. Tornai sopra la ...
    ... mia sdraio.
    
    “Scusami, io… io non so che mi sia preso…” presi a farfugliare, ancora semi incredula.
    
    “Elena, ohi, calmati! Non è successo niente” mi disse Amber, cercando di sedare la mia piccola crisi di panico.
    
    “Ok, forse è meglio se torno dal mio ragazzo. Scusami ancora” tagliai corto.
    
    Raccolsi le mie cose e me ne andai, un po’ troppo aspramente, ma ero ancora preda degli eventi.
    
    Dovetti ricompormi, prima di raggiungere Dom. Lo vidi intento a guardarsi attorno, probabilmente mi stava cercando tra la folla. Gli feci un cenno con la mano. Mi vide e, sorridendomi, mi invitò a raggiungerlo. Era solo. Mi gettai tra le sue braccia e lo baciai. Un bacio romantico, appassionato. Lo strinsi a me. Forse eccessivamente. Forse il senso di colpa mi stava spingendo ad agire in quel modo. Forse gli stavo chiedendo scusa. Certo, si era trattato di un innocente bacio, ma come avevo potuto? Fare questo proprio a lui, alle sue spalle, dopo quello che aveva passato. E proprio ora, quando il nostro rapporto stava crescendo. Ricoprirlo del mio amore, in quel momento, era l’unica cosa che riusciva ad alleviarmi quel peso.
    
    “Ehi, Ehi! Wow! Elenuccia! Che entusiasmo!” Dom sorrise quasi incredulo, per quella improvvisa ondata di attenzioni. Allo stesso tempo, però, colsi un tono vagamente sospettoso, in quelle parole. Probabilmente, la mia era solo paranoia. Dovetti ricredermi, infatti, quando incrocia il suo sguardo sincero.
    
    “Amore scusami per prima, ti ho trascurata…sono stato uno ...
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