1. Passione ed Ossessione - 2°parte


    Data: 26/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Istanbul, Fonte: EroticiRacconti

    Ancora vagamente frastornata da quell’incontro, salutai Amber, augurandole una buona continuazione. Lei ricambiò, sorridendomi. Ancora quella sensazione, pensai.
    
    Presi i bicchieri e mi incamminai, per tornare da Dom, ripensando a cosa fosse appena successo.
    
    Quando lo raggiunsi, notai con sorpresa che stava allegramente chiacchierando con un tipo che non conoscevo. Sembrava avesse pressappoco la sua età. Entrai in acqua e mi avvicinai timidamente a quella improvvisata nuova coppia, tutta gag e battute.
    
    “Amore, il tuo cocktail. Vodka martini, agitato, non mescolato: è di tuo gradimento?” gli dissi con fierezza.
    
    Mi guardò con soddisfazione.
    
    “Fantastico, piccola! Ah, lui è Matteo! Matteo, Elena, la mia ragazza”.
    
    “Piacere” gli dissi.
    
    “Ti assicuro che è tutto mio!” fece lui di rimando. E mi baciò la mano, con fare cavalleresco.
    
    “Sei un bastardo fortunato, Dom!” proseguì, rivolto ora al mio ragazzo “è bellissima!”
    
    Io sorrisi, sentendo di stare ad arrossire. Tutta quella galanteria mi faceva sentire la reginetta del ballo.
    
    “Non è incredibile, amore? Non vedevo Matteo da almeno 10 anni!” esclamò, poi, Dom.
    
    “Già” continuò l’altro “che tu ci creda o no, sono di Roma pure io. Mi sono trasferito proprio qui, in Trentino, per gli studi. Il programma iniziale prevedeva che tornassi, ma poi sono riuscito a trovare lavoro proprio nel mio campo specialistico e quindi ho deciso di restare” mi raccontò lui.
    
    Si girò verso il mio ragazzo.
    
    “Allora Dom, mi ...
    ... devi aggiornare di dieci anni. Come stanno le cose dalle parti nostre?” gli chiese.
    
    E fu così, che iniziarono nuovamente a discorrere del più e del meno, degli anni dopo la scuola, di calcio, delle tipe con cui uscivano. Mi annoiavo. Dovetti convenire che la differenza di età e di vissuto, mi stava tagliando fuori dai discorsi. Si divertivano, era evidente. Non volevo apparire come la rompipalle di turno, bisognosa di attenzione. Ma trascorsa un’ora, inizia ad averne abbastanza. Non era il caso di fare scenate o che altro, ma mi serviva una pausa.
    
    “Dom, vado a prendermi un altro drink. A più tardi!” gli dissi, con un tono vagamente stizzito.
    
    “Ah, sì, certo amore, a dopo” rispose.
    
    Uscii dall’acqua e raggiunsi il chiosco. Notai Amber, la mia ‘salvatrice’ di poco prima, ancora al banco.
    
    Le arrivai accanto. Era girata dall’altra parte, immersa nei suoi pensieri. Sembrava stesse osservando la situazione in generale, senza un obiettivo particolare.
    
    “Ciao!” le dissi.
    
    Lei si girò e mi sorrise.
    
    “Ciao, cara. Secondo giro?” mi chiese.
    
    “Sì, per me solamente” risposi, lievemente seccata.
    
    “Va tutto bene?” disse lei, piegando la testa da un lato come per scrutarmi dentro.
    
    “Sì sì, non preoccuparti, niente di che”.
    
    La mia risposta non la convinse appieno, meno ancora il mio tono, per niente la mia espressione.
    
    Lei era silenziosa. Sembrava in procinto di dire qualcosa.
    
    “Barman?” esclamò, richiamando l’attenzione dell’addetto.
    
    “Cosa prendi” mi chiese ...
«1234...»