1. Allegra e beata


    Data: 25/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... lui non aveva fatto altro che conversare cercando di convincerla per non legarlo, ma lei non sopportava quell’acuta parlantina, per il fatto che non si degnava nemmeno d’ascoltarlo. Lei aveva stabilito che quella notte sarebbe stata la sua personale notte, poiché si sarebbe dedicata e offerta completamente al suo piacere, ma anche egoisticamente, perché ce la poteva fare. Lui continuava a parlottare in quanto stava diventando impaziente, visto che era desolato e rapito dalla paura arcaica dell’abbandono, dal momento che aveva paura che lei lo lasciasse lì da solo, frustrato, insoddisfatto e per di più legato.
    
    Come al solito l’uomo non aveva intuito né compreso, perché lei non era di questo temperamento, in quanto pur denigrandosi e disprezzandosi per quello che faceva, era scrupolosamente decisa a lasciare un’impronta indelebile e profonda nei suoi pensieri. Lui in tal modo non l’avrebbe in nessun caso scordata. Nel tempo in cui pensava queste cose s’ammirava opportunamente attraverso la specchiera e esaminava la sua corporatura di femmina, che non le fruttava né le procurava al presente un’adeguata equità: poteva notare un volto fiacco e un aspetto corpulento, sennonché proporzionato e moderatamente tonico, perché iniziava a quel punto a non sopportare più né a reggere le sue chiacchiere, così aveva cominciato a baciarlo. Un bacio dapprima sopra un occhio, poi sull’altro, in seguito sul naso e infine una lunga leccata sul collo. Lui già s’agitava e fremeva oltremodo ...
    ... mentre lei gli baciava il collo massaggiandogli il torace con una mano. Adesso la sua ostilità e la sua resistenza all’essere legato era diventata molto più debole, dal momento che la sua bocca semiaperta accarezzava il corpo della donna. Lei arrivata al seno si fermava e se lo massaggiava, con la bocca leccava il destro, nel frattempo l’altra mano era digradata per toccare il cazzo che s’ingrossava prendendo sempre più vigore. Dopo alcuni minuti saltava infine cavalcioni sull’uomo sfregando la sua pelosissima e nera fica sul pube del maschio, mentre con la testa era chinata sul suo torace, giacché si dedicava con la bocca all’altro capezzolo. L’uomo intanto penava sforzandosi e soffrendo all’idea di non poter sfiorare quei seni prosperosi, mentre lei godeva rallegrandosi e sfregandosi il clitoride sul cazzo dell’uomo mandandolo in visibilio.
    
    Lei era audace e risoluta, perché cercava di far durare quella mansione più a lungo possibile, perciò si era posizionata cavalcioni sul suo torace e si era chinata in modo tale che lui potesse succhiarle il seno. Lui non voleva dissipare quell’opportunità, in quanto si dava energicamente da fare per ottenere il meglio. Lui si baloccava e lei continuava a spostare la cavità pelvica gemendo sul petto dell’uomo, mentre mugolava di piacere, poi quando al termine si era spostata lui le aveva chiesto di rimanere, però lei aveva deciso di non dargli ascolto, per il fatto che aveva iniziato a leccarlo dal centro della fronte fino all’ombelico. Una ...