1. Allegra e beata


    Data: 25/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Lei aveva sempre sentito quel concetto affermarlo, dichiararlo e sostenerlo di continuo, però non aveva giammai sospettato che le prostitute non baciassero in bocca. Aveva preso la decisione e la netta fermezza che non avrebbe mai baciato in bocca un uomo senz’amarlo. Lei non era una sgualdrina, tuttavia le piaceva molto fare del sesso e oltre ciò era anche estremamente impacciata e insicura, una combinazione quest’ultima alquanto dannosa e distruttiva. Lei non sapeva dire di no, non sapeva negare con coerenza né con linearità, in particolare quando l’uomo l’attraeva e l’affascinava anche se in minima parte. A dire il vero non importava che tipo d’attrazione o di richiamo fosse, se intellettuale, se fisico o soltanto animale, l’importante era che dopo una breve insistenza ci finiva a letto irrimediabilmente con chiunque.
    
    Quella notte non era diversa dalle altre, in quanto quell’uomo fisicamente non l’attraeva e l’intesa intellettuale era sfumata non appena si erano ritrovati nudi nello stesso letto. Lei lo detestava, ciononostante pur biasimandolo sapeva che si sarebbe trattato d’una sola notte, esclusivamente una. Lei era informata e lui aveva compreso che lei non avrebbe compiuto nuovamente quello svarione, tenuto conto che sarebbero rimasti unitamente ed esclusivamente per una nottata, indubitabilmente voleva delineare e trasformare a suo modo quella notte rendendola impareggiabile e unica, in quanto aveva preso in affitto un dispendioso alloggio nell’albergo tra ...
    ... l’altro in uno dei più rinomati della città. Per quell’unica notte, lei aveva deciso di non baciarlo in bocca, di certo non lo avrebbe fatto, anche se quell’uomo ogni tanto ci provava, per il fatto che le agguantava la testa tra le mani e se la portava verso di sé, malgrado ciò lei per fortuna era sempre riuscita a divincolarsi. Per rimediare e per supplire sennonché comodamente a questo grattacapo, lei aveva stabilito di stringergli insieme le mani all’ottomana e per buona sorte la tapparella aveva due belle tende con degli altri robusti cordoni per mantenerle bloccate.
    
    Lui era nudo sul letto e lei si era alzata per prendere le corde, mentre camminava osservandolo bene s’accertò squadrandolo in quanto non era poi così male, per il fatto che la corporatura dell’uomo non era tanto mostruosa e orrenda quanto la persona, perché le sue braccia erano muscolose, la pancia normale e le gambe ben modellate, giacché in quel momento non avevano nessun’importanza. La cosa basilare e primaria era il suo pene che per sua fortuna era benfatto, largo e anche circonciso, comodo peraltro da maneggiare, dal momento che non si poteva aspettare niente di meglio da un energico e prestante tunisino di trentacinque anni. Mentre lei lo legava agevolmente all’ottomana, lui sembrava confuso e disorientato, come se non capisse che cosa gli stesse realmente succedendo, poiché aveva assunto un’espressione tanto demoralizzata, quanto depressa e desolata da sembrare un crocefisso nudo. Per tutto quel tempo ...
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