1. una storia come un’altra


    Data: 25/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: inaspettatamentetu, Fonte: RaccontiMilu

    ... dimenticò del mondo fuori. Fece scorrere il palmo aperto sulla vulva, prestando ben attenzione a non perdere mai il contatto con quella zona per lei così erogena, dove si congiungevano le piccole labbra. Scese poco più giù con la mano e due dita le furono immediatamente dentro. Un lungo sospiro, la bocca spalanca e la testa all’indietro furono gli unici segnali che potè cogliere Marco. Quelle gambe serrate non gli permettevano di vedere nulla di tutto ciò, ma non era necessario per eccitarlo nuovamente, ci era riuscita anche così. Il suo cazzo svettava dritto e impertinente, ma non voleva ancora interrompere quello spettacolo. Afferrò il pene poco al di sotto del glande, lo strinse tra le dita e iniziò un lento su e giù. Laura continuava imperterrita col suo autoerotismo, chissà se pensava ancora a Marco. Impaziente di godere di nuovo piantò le dita in fondo, le piegò formando una specie di uncino e iniziò a muoverle dentro senza sfilarle. I suoi respiri accelerarono in fretta e le gambe smisero di sorreggerla. Fu Marco a cingerla alla vita con un braccio. Quel contatto fu come una doccia gelata, si risvegliò immediatamente dal suo stato di trance, tornò al mondo reale e sfilò la mano. Tra un bacio e un morso sul collo fu lui a pregarla di continuare. Le dita ripresero il loro posto, ma i movimenti erano rallentati. Marco allungò una mano fino al sapone, ne fece cadere un po’ sulla schiena di lei e poi iniziò a massaggiarla. Con delicati e lenti movimenti percorse tutto il ...
    ... suo corpo, le spalle, le braccia, i seni, il ventre, i lombi, le cosce. Ma un dito birichino voleva osare di più. Si andò a posare tra i suoi glutei e iniziò a massaggiare l’ano e a forzarne l’ingresso. Così presa dal suo piacere Laura non se ne accorse, oppure non le stava dispiacendo. Così si fece coraggio, insaponato un po’ il cazzo e presa bene la mira si appoggiò a lei, la prese per i fianchi e iniziò a spingersi dentro forzandone l’apertura, con lentezza esasperante. Ma con decisione. Laura iniziò a lamentarsene, ma non fece nulla per ribellarsi e sottrarsi alla sua presa. Si sentiva violata, aperta, lo sentiva infilarsi e appropriarsi di lei un centimetro alla volta. Si sentì veramente posseduta. Il dolore c’era, innegabile, ma non era poi così tanto. Una volta che il pube di lui si trovò a contatto col suo sedere capì che era finito. Aveva un cazzo nel culo, per la prima volta. Era sua.
    
    Gli chiese di muoversi con delicatezza e così lui fece, piccoli movimenti per farla abituare con calma. Fu lei ad andargli incontro, sorprendendosi di sé stessa. Lui capì che ora poteva iniziare. Accelerò i colpì, ampliò i movimenti e le sussurrò di riprendere quello che stava facendo. Lei obbedì.
    
    Ora aveva due dita davanti, un cazzo dietro, e stava godendo. Tanto. Non riusciva più a distinguere da dove le arrivasse il piacere, ma gliene importava poco. Cominciò a muoversi veloce contro di lui. Preso dalla foga la spinse a 90, si piegò su di lei e afferratola per le spalle modificò ...