1. una storia come un’altra


    Data: 25/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: inaspettatamentetu, Fonte: RaccontiMilu

    “Buongiorno amore, uscito presto oggi eh? Peccato, a darmi piacere ci penserò io”
    
    I sensi di Marco assopiti dalla noiosa riunione di lavoro si risvegliarono immediatamente.
    
    Voleva risponderle, ma il rumore dei tasti di quel vecchio telefono malandato si sarebbe notato subito.
    
    Rimise il telefono in tasca e si maledisse per non essersi comprato un touchscreen.
    
    La riunione era già difficile da seguire prima, ma ora il pensiero di quelle mani, di quel corpo, di quei respiri, si stava facendo invadente. Chissà cosa stava facendo la sua donna……
    
    Magari era ancora nel letto, tra le lenzuola, con un cuscino tra le gambe a sostituirlo e le mani ad accarezzarsi seni e ventre, mentre si contorceva per il piacere come un serpente. Oppure era in doccia, a giocare con l’acqua sul suo clitoride e sui suoi capezzoli, o in salotto ad usare il bracciolo del divano come se fosse una sella, o semplicemente seduta, davanti al pc, a leggere o guardare qualcosa, con 2 dita piantate nella fica, ad urlare il suo piacere… senza di lui.
    
    Tutti questi pensieri resero ben evidente la sua eccitazione, per evitare l’imbarazzo di essere notato dagli altri si tolse la giacca e l’appoggiò sul ventre. Basta distrarsi.
    
    Terminata finalmente la riunione prese il telefono per risponderle, ma prima di inviarle la risposta cambiò idea, farle una sorpresa era meglio.
    
    Driiiiiiiiiiin.
    
    Laura corse subito al campanello, poi ricordatasi improvvisamente della sua nudità torno in bagno a prendere ...
    ... l’accappatoio per coprirsi, legatoselo stretto in vita tornò alla porta. Sorpresa!! Il suo uomo era rientrato. Si avvicinò per baciarlo, ma lui l’anticipò, la prese per i fianchi, la fece girare e la spinse in avanti. Con un calcio si chiuse la porta alle spalle, la piegò sul tavolo, sollevò l’accappatoio e si fermò ad osservarla.
    
    Lei sorpresa ed eccitata già si aspettava una penetrazione violenta, pensava di sentirselo entrare dentro di colpo da un momento all’altro, sperava di sentirsi riempire, aprire, sfondare. Lo desiderava. Si girò stranita,delusa. Quei bellissimi occhi marroni la stavano fissando beffardi.
    
    Senza darle il tempo di rispondere lui l’abbassò in ginocchio, si slacciò i pantaloni e li calò quel tanto che bastava per far uscire fiero il cazzo. Afferrandola per i capelli se l’avvicinò. Gli dava un senso di potere pazzesco vederla ai suoi piedi, guardarla dall’alto in basso, guidarla nei movimenti. Spingerla e ritrarla, toglierle l’aria e restituirgliela.
    
    E per lei quella sottomissione era più eccitante dell’atto in sé, non doveva decidere, non doveva pensare, solo godere. E così stava facendo. Sì, perché una donna gode del piacere del proprio uomo.
    
    Il piacere fisico di avere un cazzo in bocca e sentirlo tra le labbra e contro il palato e sotto la lingua, è tanto, ma non è paragonabile al piacere mentale di sentir sfuggire quel breve gemito o di alzare gli occhi e leggere l’estasi sul suo volto.
    
    Laura era presa da tutte queste sensazioni, e da ...
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