1. Cavalli


    Data: 20/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ... le forme rotonde dei suoi seni e delle sue natiche.
    
    ‘Allora, questa sera vedrò di insegnarti un po’ di educazione.’
    
    Teneva in mano un frustino, con aria minacciosa e Lucia, che fino a quel momento era convinta che l’avrebbe violentata, si rese conto che la situazione era molto peggiore.
    
    La colpì sulla pancia, non forte, ma sufficiente a causarle parecchio dolore, poi si spostò alle sue spalle e le diede due colpi sulla schiena.
    
    Bruciava, faceva male, ma lei non poteva farci nulla.
    
    La colpì sul sedere e Lucia gridò e sobbalzò, poi sulle cosce.
    
    Si rimise di fronte a lei e la colpì più volte sulla pancia, il frustino lasciava dei brutti segni violacei e si sentiva indolenzita dappertutto.
    
    La colpì ripetutamente sui seni e allora Lucia si mise a piangere, lo supplicò di smettere.
    
    Passò di nuovo dietro e prese a colpirla metodicamente sul sedere.
    
    Lucia reclinò la testa in avanti e chiuse gli occhi, mentre il dolore si faceva più forte.
    
    Sentì la tensione delle corde che si allentava e si rese conto che stava cadendo.
    
    Ma non finì in terra, perché lo stalliere l’aveva sostenuta. Ora lei piangeva sommessamente, con il viso poggiato sulla spalla dell’uomo, ed i seni premuti contro il suo petto.
    
    La fece camminare sostenendola e infine la costrinse a sdraiarsi su un mucchio di fieno.
    
    Lucia sentiva i fili duri dell’erba secca che le pungevano la pancia e le gambe.
    
    In quel momento si rese conto che, contrariamente a quanto si sarebbe dovuta ...
    ... aspettare, iniziava ad eccitarsi. Si sentiva umida e calda, in mezzo alle gambe ed il suo sesso si stava aprendo.
    
    ‘Allora, dopo questo primo assaggio, bisogna sistemare per bene il tuo culetto d’oro.’
    
    Teneva ancora in mano il frustino.
    
    ‘Quando avrò finito con te, sarai una signora educata e remissiva, molto remissiva.’
    
    Lucia pensò che non avrebbe potuto sopportare altri colpi, doveva farlo desistere, assolutamente.
    
    ‘Per favore, basta, altrimenti non potrò più cavalcare.’
    
    ‘E invece ti proverò che è possibile farlo anche con il sedere viola, anzi, può essere un’emozione nuova, molto interessante.’
    
    La colpì decine di volte, non molto forte, ma con metodo e con gran precisione. Lei non poteva vedersi dietro, ma immaginava le sue natiche gonfie e violacee, solcate da decine di brutti segni.
    
    Quando si ritenne soddisfatto la rimise bruscamente in piedi prendendola sotto le ascelle.
    
    Lucia sbirciò solo un attimo il suo didietro, la pelle, prima bianca e morbida, aveva assunto una tonalità rosso-violetta ed il dolore era insopportabile.
    
    ‘Su, finisci di spogliarti, che ti faccio fare un giro.’
    
    Come un automa, incapace ormai di ribellarsi, Lucia si tolse i vestiti e rimase nuda, in piedi di fronte allo stalliere.
    
    Nuda e scalza, si sentiva piccola ed indifesa.
    
    La fece camminare lungo il corridoio centrale della stalla, sentiva la terra e la paglia dura sotto la pianta dei piedi, mentre superavano i box dei cavalli del maneggio.
    
    ‘Ti farai una bella ...