1. Cavalli


    Data: 20/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ... passeggiata con Moro.’
    
    Moro era il cavallo più inquieto ed ombroso che avevano, a lei non era mai piaciuto ed anche l’animale, le poche volte che l’aveva montato, aveva mostrato di ricambiare i suoi sentimenti.
    
    ‘Per favore, non posso cavalcare in queste condizioni, la prego …’
    
    ‘Guarda è già sellato, pronto per te.’
    
    La sollevò di peso e la issò sul cavallo.
    
    Lucia atterrò bruscamente sulla sella e non riuscì a trattenere un grido di dolore.
    
    ‘Ma… le staffe?’
    
    Si era accorta che Fernando non aveva montato le staffe, così le sue gambe penzolavano libere sui fianchi del cavallo.
    
    Lo stalliere si mise in sella ad un altro cavallo ed uscirono.
    
    Si rese conto subito di che tormento sarebbe stata una passeggiata in quelle condizioni.
    
    Le aveva dato un cavallo difficile, scontroso, che tendeva ad assumere un andatura irregolare, piena di sobbalzi, cosa che lei avrebbe voluto assolutamente evitare date le sue condizioni, e poi, la mancanza delle staffe la costringeva a subire il movimento dell’animale, era come un sacco di patate sballottato su un carretto.
    
    Ad ogni passo le sue natiche nude e gonfie strusciavano e sbattevano sul cuoio della sella, facendola gemere di dolore, per non parlare del fatto che, in primavera, di notte, la temperatura non era adatta ad andare in giro nudi.
    
    Eppure nonostante tutto ciò, si rese conto che si stava eccitando sempre più, forse dipendeva dalla sella che strusciava sulla sua vagina aperta, oppure era quella esperienza ...
    ... nuova, in teoria terribile, che invece la stava avvincendo.
    
    La passeggiata notturna durò una mezzora e, quando fecero ritorno al maneggio, lo stalliere dovette prenderla di peso e metterla giù, perché Lucia non era assolutamente in grado di smontare da cavallo.
    
    L’aveva lasciata qualche minuto, sofferente e stremata, appoggiata alla porta del box di Moro, poi le aveva parlato di nuovo.
    
    ‘Sei stata molto brava, ora un’ultima cosa, per farmi vedere che sei diventata una signora veramente ubbidiente.
    
    Mi devi solo succhiare il cazzo e poi te ne puoi tornare a casa.’
    
    Lucia si era scossa ed aveva alzato la testa.
    
    Questo era veramente troppo, ora poteva bastare.
    
    ‘Non ci penso neanche a fare una cosa simile …’
    
    Lo stalliere le aveva mostrato minaccioso il frustino, impugnandolo questa volta per la parte stretta.
    
    ‘Allora preferisci che ricominci a frustare il tuo bel sederino, magari usando il frustino dalla parte grossa. Non hai idea di come ridurrebbe le tue belle chiappe. Sono sicuro che dopo un simile trattamento saresti disposta a succhiare l’uccello anche a Moro.’
    
    Naturalmente Lucia aveva ceduto e si era inginocchiata davanti allo stalliere che intanto si era aperto i pantaloni.
    
    Dopo quella sera, per un mese buono non si era più fatta vedere al maneggio, poi lentamente aveva ripreso a frequentarlo, dapprima andando solo di pomeriggio, quando il posto era molto affollato.
    
    Però, tutte le volte che vedeva da lontano, Fernando, lo stalliere, ripensava ...