1. Quello che hai è quello che ti meriti


    Data: 30/10/2020, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: aliasir, Fonte: RaccontiMilu

    ... cresceva dentro. Maiotti, il suo collega, era un uomo alto e grosso, diciamo anzi grasso. Con dei baffetti radi, due occhi neri porcini, sempre un po’ sudato e sbuffante. Tutto il contrario di quello che potrebbe essere definito un uomo attraente. Immaginare quest’uomo che approfittava di mia moglie per un verso mi faceva incazzare, per altro solleticava qualche mio istinto che non sapevo di possedere, perchè l’idea mi eccitava. Anche se non volevo darlo a vedere a Donatella. E rimasi serio.
    
    “voglio che mi racconti tutto, nei particolari…”
    
    “ok. peggio per te però… ” ma rimase in silenzio.
    
    “allora?”
    
    “da dove vuoi che inizi?”
    
    “dall’inizio, ovviamente… da quando ti ha detto che ti aveva scoperta…”
    
    “beh… appunto… me lo ha detto in ufficio, all’ora di pranzo. di solito non c’è e io resto sola. ma quel giorno era rimasto, penso appositamente. e mi ha detto che mi aveva scoperto ma che se facevo tutto quello che diceva lui non avrebbe detto niente. io gli ho chiesto cosa intendesse esattamente e lui mi ha detto che gli ero sempre piaciuta e che mi voleva pronta a soddisfare i suoi desideri sessuali, disse proprio così….”
    
    “e tu?”
    
    “io gli ho detto di no, che non se ne parlava neppure e che lo avrei denunciato per ricatto… e lui ha risporto tranquillamente che potevo scegliere… ma mentre il suo ricatto era tutto da dimostrare, del mio furto c’erano le prove… quindi mi dava 24 ore per decidere… domani a pranzo dovevo dargli una risposta…”
    
    “… ...
    ... continua…”
    
    “il giorno dopo non sono andata. ero completamente nel panico… ”
    
    “perchè non me lo hai detto?”
    
    “… non lo so… pensavo di poter gestire la situazione… di impietosirlo… di dargli metà dei soldi…”
    
    “potevi farlo comunque … vabbè continua…”
    
    “sono andata in ufficio il giorno dopo, mi ero convinta di potermela cavare… gli ho fatto qualche moina… e detto che potevamo fare metà per uno… ma lui per tutta risposta mi ha fatto vedere una mail, indirizzata ai titolari dello studio, alla signora, ai carabinieri… con tutti gli elementi raccolti e aveva il puntatore del mouse sul tasto “invia”… o sì o no… decidi… mi ha detto…”
    
    “e tu gli hai detto si…”
    
    “che dovevo fare?”
    
    “non so… continua…”
    
    “gli ho detto si. allora lui si è alzato e mi è venuto di fronte… e mi ha messo una mano sul seno… gliel’ho presa per toglierla ma mi ha dato uno schiaffo… ero sconvolta…”
    
    “ti ho detto che devi fare tutto quello che ti dico…” mi ha detto.
    
    “per chi mi prendi…” gli ho detto… mi veniva da piangere…”
    
    “non me ne frega un cazzo… ” Mi ha risposto. Mi ha girata e con una mano sulla nuca mi ha fatta chinare sulla scrivania… mi ha tenuta giù mentre mi ha sollevato la gonna e scostato le mutandine… ”
    
    “allarga le gambe e zitta…” mi ha detto
    
    “no fermo ti prego… ” ma sentivo le sue ditone frugarmi la fica e il culo… ero secca mi faceva male… ma non gliene è fregato niente… mi ha tirato giù le mutandine a mezza coscia… e ho sentito che armeggiava con la patta dei pantaloni…
    
    “stai ...
«1234...»