1. Attenta al cane…attenta


    Data: 30/10/2020, Categorie: Etero Autore: AmanteSegretoDolce, Fonte: Annunci69

    ... parte.
    
    Fino ad ora ti hanno abbracciato ed accarezzato sopra il cappottino ma lo slaccio febbrilmente e ne apro le falde, fra le quali entro come in un tempio, un tempio pagano, un tempio nel quale rullano i tamburi mentre i selvaggi danzano, un tempio nel quale si fanno sacrifici umani.
    
    Adesso sento il tuo corpo contro il mio, la camicetta è sottile, sento i tuoi seni, i capezzoli eretti che mi spingono, il tuo bacino, non so come, si è plasmato sul mio, il contatto è totale, le mie mani scivolano sui tuoi fianchi, che meraviglia i tuoi fianchi, arrivano sulla tua schiena e ne studiano la forma, è ancora più bella di come la immaginavo, salgono fino alle tue spalle e poi, inevitabilmente, scendono, di nuovo apprezzano i fianchi, li percorrono, scendono ancora e si commuovono alla bellezza, alla perfezione delle tue natiche, sode, muscolose, ma morbide, irresistibili… mi perdo in quelle natiche mentre le nostre lingue, ancora, non riescono a scollarsi.
    
    Sono eccitatissimo e tu lo senti, ti strofini contro di me, mi vuoi, mi accarezzi la schiena e mi stringi, le tue mani ricambiano la stretta sui glutei e le nostre braccia quasi litigano per contendersi il passaggio....
    
    cedo io, ho un'altra meta adesso, le mie mani salgono e ne approfittano per ripassare la schiena, arrivano alle spalle e le afferrano da dietro, le punte delle dita che toccano la base del collo, poi passano sotto le ascelle e si appoggiano, speculari, al lato dei seni, il pollice di ciascuna ...
    ... scivola sotto il rispettivo seno e stringo leggermente, soppeso, apprezzo la forma e la compattezza. Mi stacco per un attimo e ti sbottono la camicetta, ho fretta, dopo tre bottoni non ce la faccio più e torno in posizione, ti accarezzo ancora un po’ i seni sul fianco, poi, facendo perno sul pollice, la mano ruota e le dita di ciascuna mano ti sfiorano i capezzoli...grandi, durissimi, ruvidi ma setosi, stupendi, sento il tuo respiro che si mozza per un attimo quando li sfioro, sento il tuo corpo che si contrae mentre apprezzi la leggera carezza, poi sollevo i pollici e afferro i capezzoli fra due dita, li faccio ruotare, sempre in sincronia per non fare torto a nessuno...
    
    con i pollici passo davanti e mentre stringo il capezzolo fra le nocche dell'indice e del medio di ciascuna mano comincio a massaggiarli con il polpastrello, ti sento vibrare... sento che il tuo corpo si stacca leggermente dal mio e comincio già a sentire un po’ di nostalgia, ma la tua mano destra si stacca dal gluteo su cui era appostata in infaticabile ronda, scivola sul mio fianco, indugia un attimo sulla coscia e poi si butta decisa, mi afferra il pene attraverso i pantaloni leggeri e lo stringe, forte...
    
    smetti di respirare per un tempo che mi sembra lunghissimo e poi lasci andare l'aria con un sospiro che, se possibile, mi eccita ancora di più.
    
    Diversifico il mio impegno e, mentre la mano sinistra continua a strapazzare il tuo seno, la destra ritorna al gluteo già esplorato, lo massaggia e lo ...
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