1. Simona 1 Storie di una giovane sposa


    Data: 29/10/2020, Categorie: 69, Etero Autore: fantasypervoi, Fonte: RaccontiMilu

    ... glande,
    
    – Apri…
    
    Mi sembrò la cosa più erotica del mondo aprire le labbra e riceverlo dentro la’
    
    bocca.
    
    Rimasi ferma, respiravo a fatica e inalavo il suo odore di maschio.
    
    – Muoviti avanti e indietro, pensa a un lecca lecca o a un gelato, tira fuori’
    
    lo stesso piacere…
    
    Chiusi gli occhi e lo feci.
    
    Mi piaceva!
    
    Ero entusiasta di quello che stavo facendo!
    
    E i suoi complimenti mi eccitarono ancora di più.
    
    Quando poco dopo venne copiosamente in me, ebbi un attimo di smarrimento, lui,’
    
    non disse niente, Io, lasciai che il mio istinto facesse quello che sentivo di’
    
    fare.
    
    Assaggiai il nettare bianco, ne provai la consistenza e il sapore acre.
    
    Fu l’unica volta che non ingurgitai completamente lo sperma di un uomo.
    
    Dopo quella volta, l’ho sempre voluto tutto dentro me per il mio piacere.
    
    Fu una esperienza esplosiva per la mia sessualità, mi misi una mano tra le’
    
    cosce e mi toccai.
    
    Venni davanti a lui senza vergogna, rimanendo inginocchiata ai suoi piedi, con’
    
    il cazzo che si rimpiccioliva velocemente nella bocca,
    
    Le sue mani sulla testa ad accarezzarmi;
    
    Mi parlò;
    
    – Lo sapevo che avevi una bocca fatta apposta per fare pompini, hai quel tipo’
    
    di labbra carnose che sono fatte apposte per il cazzo. Devi solo imparare a’
    
    farli bene,ma, per questo, abbiamo tempo.
    
    Poi, scese ad accarezzarmi la vagina fradicia di umori e subito dopo toccò’
    
    lascivamente il sedere, infine uscì e torno sui seni, poi, salì ...
    ... ancora’
    
    mettendomi due dita in bocca bagnate dai miei stessi piaceri;
    
    -Abbiamo molto tempo’ e tu hai tanto da imparare…
    
    Quel pompino fu il primo di una lunga serie.
    
    Quasi tutti i giorni trovava il modo per farmelo fare e io, imparavo in’
    
    fretta.
    
    Amavo sentirlo tra le labbra, seguivo i suoi consigli e miglioravo le mie’
    
    performance.
    
    A lui piaceva un casino, diceva che ero troppo giovane per fare sesso’
    
    completo, poi, venne il giorno che cambiò idea.
    
    Era un giorno primaverile, mia madre, era andata fuori con amici, aveva detto’
    
    che avrebbe mangiato con loro in una trattoria e quindi, avrebbe fatto tardi.
    
    Mio padre tornava a casa solo a fine settimana..
    
    Mio fratello Massimo, di sei anni anni più grande, stava preparando un esame’
    
    fuori città con la sua nuova fidanzata.
    
    Avevo molte ore libere.
    
    Trovai una scusa con il mio fidanzato e mi tenni libera per lui.
    
    Andai a suonare al suo campanello, venne ad aprirmi in vestaglia.
    
    Quando gli dissi che avevo un sacco di tempo libero, lui, si slacciò la’
    
    vestaglia mettendo in mostra il suo sesso già rigido e mi fece cenno di fare’
    
    quello che sapevo fare…
    
    Smisi di parlare, andai a prenderlo tra le mani, accarezzai le palle come mi’
    
    aveva insegnato, allargai le labbra e lo portai in paradiso.
    
    Era il giorno di San Giuseppe, il diciotto marzo.’
    
    Era appena venuto nella mia bocca.
    
    Si sdraiò sul divano.
    
    Mi guardò languidamente, fece un respiro profondo, come di chi ha preso ...
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