Buon compleanno cry (le stanze di christine) - Racconti Erotici

Buon compleanno cry (le stanze di christine)

https://www.youtube.com/watch?v=70L9jMlQgmM

La prima volta a Venezia è stata la bambina, a 8 anni, un' emozione che ancora ricordo.

Mamma e papà avevano approfittato di un invito da amici sul litorale vicino per visitare quella città.

Ne rimasi incantata: i canali invece delle strade, le barche al posto delle automobili, buffi ometti con maglioni a righe che guidavano imbarcazioni chiamate gondole e tantissime maschere di carnevale in ogni negozio.

Tutto questo mi sembrava incredibile e, anche se non conoscevo ancora nulla del mondo, Venezia, città che galleggiava sull'acqua grazie a qualche magia, mi pareva bellissima, anzi la città più bella del mondo.

Le occasioni per tornare a Venezia furono tante e ognuna di loro mi regalava la stessa emozione di allora.

Così, appena un gruppetto di amici (sempre i soliti io, Francesca, Fabio, Luca, Federica e Alessandra) propone di andare a festeggiare il mio compleanno fuori città, la mia scelta ricade su Venezia e le sue magie.

Prenotiamo 3 camere doppie in un bellissimo Hotel con vista sul ponte di Rialto e i biglietti del treno.

È venerdì pomeriggio quando partiamo ma già sul treno, tra una chiacchiera e l'altra tra noi donne, noto lo sguardo di Fabio ma soprattutto il suo silenzio.

Lui è sempre stato l'anima della festa, l'uomo divertente e un po' logorroico.

Qualsiasi scherzo facesse era "perdonato"… Credo che dipendesse da quegli occhi neri come la pece, dal sorriso perfetto e da quel fisico ...

... scultoreo che si ritrovava. (Noi fanciulle siamo sensibili a certe caratteristiche ;-) ).

Luca, al contrario, era più gracile, un po' più timido ma dolcissimo…

Sapeva come coccolarci quanto, qualcuna di noi, si disperava per un amore finito.

Arriviamo in hotel nel primo pomeriggio, saliamo nelle nostre camere (io con Francesca, Federica con Alessandra e Fabio con Luca) ma ci diamo appuntamento nella hall mezz'ora dopo.

Mentre Francesca è in bagno a rinfrescarsi, decido di scendere e di sedermi sulla panchina che si trova subito fuori dall'ingresso.

"Ehi, sei stanco o stai contemplando le bellezze della città ?"

Fabio si volta verso di me con un sorriso che mi toglie il fiato e uno sguardo così penetrante da farmi stringere le cosce senza alcun controllo.

"Se tra le bellezze della città sei compresa anche tu, allora sono in contemplazione "

So qual è il suo gioco, ci abbiamo giocato tantissime volte ma ogni volta è meglio della precedente ma sicuramente meno travolgente di quella successiva.

"Sto pensando al tuo regalo di compleanno Cry. Voglio che sia la TUA serata"

"mi fido della tua fantasia Fabio"

Mentre rispondo così, sento i sensi acuirsi : i colori della laguna si accendono, l'odore della salsedine si fa più pungente, le voci dei turisti diventano musica. E la mia pelle comincia a bruciare, le mutandine a bagnarsi, il pizzo del reggiseno a tendersi sotto il turgore dei capezzoli.

Il mio torpore è, fortunatamente, interrotto dall'abbraccio di ...